Sono 404 i candidati in corsa in Emilia-Romagna per uno dei 43 seggi di Camera e Senato: 197 sono donne e 207 uomini. Hanno un’età media intorno ai 49 anni quelli in lizza per Montecitorio e di circa 56 anni quelli per Palazzo Madama: ben sei su dieci sono nati in regione, quasi il 3 per cento all’estero. Mediamente circa un terzo degli aspiranti parlamentari è ‘pluricandidato’, cioè corre sia per la quota maggioritaria che per quella proporzionale o in diversi collegi di quest’ultima, portando le ‘candidature totali’ a quota 517.
Sono 209.162 i piacentini chiamati alle urne, per un totale di 303 sezioni.
Il sistema elettorale prevede un mix tra maggioritario (uninominale) e proporzionale (plurinominale).
L’elettore al seggio riceverà due schede, una per la Camera e una per il Senato. Su ciascuna, l’elettore potrà votare sia per l’elezione del candidato del collegio uninominale che per l’elezione dei candidati nel collegio plurinominale. Le schede riporteranno i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, per ciascun candidato, il contrassegno della lista collegata o, nel caso di coalizione, i contrassegni di tutte le liste collegate, con a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.
Il sistema elettorale prevede un mix tra maggioritario (“uninominale”) e il proporzionale (“plurinominale).
L’elettore al seggio riceve due schede:
Su ciascuna dispone di un solo voto, valido sia per l’elezione del candidato del collegio uninominale sia per l’elezione dei candidati per la parte proporzionale.
Le schede riportano i nomi dei candidati nel collegio uninominale e, per ciascun candidato, il contrassegno della lista collegata o, nel caso di coalizione, i contrassegni di tutte le liste collegate, con a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale (da due a quattro).
L’elettore può segnare con una ‘x’ il nome del candidato uninominale. In questo caso il voto espresso è esteso anche alla lista, mentre se il candidato si presenta con una coalizione di più liste, il voto viene ripartito tra le liste in modo proporzionale ai voti ottenuti nel collegio.
È anche possibile barrare direttamente il simbolo del partito: in questo caso il voto si estende anche al candidato uninominale.
Inoltre, l’elettore può barrare sia il nome del candidato uninominale sia un solo simbolo della lista.
Non è possibile il voto disgiunto: il voto viene annullato, perché considerato non valido, se si barra il simbolo di un partito e il nome di un candidato uninominale non collegato a quella data lista.
Per la quota uninominale sarà eletto, nel collegio di riferimento, il candidato che riceverà il maggior numero di voti. Mentre, per la quota plurinominale, l’elettore non può esprimere alcuna preferenza: saranno eletti i candidati presenti nella lista a fianco del simbolo in modo proporzione ai voti ricevuti nel collegio, in ordine di lista.
Per l’elezione della Camera dei deputati il territorio dell’Emilia-Romagna costituisce un’unica circoscrizione alla quale, in base alla popolazione risultante dal censimento 2011, sono assegnati 29 seggi, 11 dei quali attribuiti in collegi uninominali.
I restanti 18 seggi sono assegnati con metodo proporzionale in 3 collegi plurinominali.
Per l’elezione del Senato della Repubblica all’Emilia-Romagna, in base alla popolazione risultante dal censimento 2011, sono assegnati 14 seggi, di cui 5 attribuiti in collegi uninominali.
I restanti 9 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale nei 2 collegi plurinominali costituiti nella regione.
MISURE DI SICUREZZA SANITARIA PER ELETTORI E OPERATORI DEI SEGGI
Necessario il distanziamento tra elettori ed evitare assembramenti. Per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto, l’uso della mascherina chirurgica è fortemente raccomandato: dispositivo obbligatorio, invece, per chi sia impegnato nei seggi. In questa tornata, a differenza di quella referendaria dello scorso giugno, l’elettore dovrà consegnare le schede votate al presidente di seggio e non potrà inserirle personalmente nelle urne.
Previste sanificazioni dei seggi elettorali e l’applicazione delle modalità operative e precauzionali sancite dai protocolli sanitari e di sicurezza già adottati nelle precedenti consultazioni, e confermati per la tornata del 25 settembre (“Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022”, sottoscritto nel maggio 2022 dal Ministro dell’interno e dal Ministro della Salute).
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