Politica

Commercio, centro storico e logistica: cosa serve al tessuto economico piacentino? Le idee dei sei candidati – AUDIO

Elezioni Comunali 2022 – Centro storico da rivitalizzare, commercianti stremati dal Covid, piccola distribuzione contro colossi del commercio e la sempre delicata questione della logistica. Abbiamo raccolto il parere dei sei candidati sindaco in vista della tornata del prossimo 12 giugno. Cosa serve al tessuto economico piacentino? Come gestire la logistica con le sue opportunità e criticità?

Patrizia Barbieri (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Patrizia Barbieri sindaco – Trespidi con Liberi)

“Noi di fatto avevamo attuato una sorta di moratoria sui grandi centri commerciali. Adesso, ciò che bisogna fare è concentrarsi sulla creazione di un centro commerciale naturale, cioè salvare i commercianti e non solo quelli del centro storico. Un progetto condiviso con le categorie e con i residenti: ci stavamo lavorando prima del Covid e ora dobbiamo riprendere questo progetto. Per quanto riguarda la logistica, stiamo trasformando quello che è il polo logistico in un parco logistico. Cosa significa? Creare un condominio della logistica, con regole e con obblighi, diritti e cura del verde e dell’ambiente. Dare risposte insomma in tema di sicurezza: dal lavoro alla sicurezza degli spazi fisici”.

Maurizio Botti (Piacenza Rinasce)

“A Piacenza c’è un problema legato al commercio. Il primo problema fondamentale è la mancanza dei parcheggi in prossimità della cinta muraria. Purtroppo attualmente c’è una congiuntura nazionale e internazionale molto sfavorevole, quindi dovremo essere pronti, e lo saremo, a dare sovvenzioni e aiuti alle attività in sofferenza”.

Stefano Cugini (Alternativa Per Piacenza, Movimento 5 Stelle, Europa Verde, @sinistra)

“Il nostro programma è chiaro: sostegno al commercio di vicinato perché è un importante elemento del tessuto anche sociale dei vari quartieri, quindi moratoria alla costruzione di nuovi supermercati. Per quanto riguarda la logistica, è un comparto che in questo momento è caratterizzato per un livello di qualità basso, quindi va governato. Deve essere riportata la transizione ecologica, bisogna sistemare il parco logistico. Fino a quando non sarà fatta questa riorganizzazione non prevediamo di autorizzare nuovi insediamenti.

Samanta Favari per il Movimento 3V (Vaccini Vogliamo la Verità)

“La nostra posizione è improntata all’incentivazione e alla salvaguardia della piccola e media impresa. Il nostro tessuto economico è fatto da piccole partite IVA, produttore a km zero, artigiani, quindi dobbiamo cercare di salvaguardare questo territorio addirittura contro l’apertura anche di grosse aree commerciali. Per quanto riguarda la logistica: è stata costruita senza una precisa strutturazione; contrastiamo l’apertura di nuove logistiche, in primis per il consumo del territorio, e poi perché pensiamo che Piacenza abbia molto più da offrire oltre all’ospitalità a questi grandi poli logistici. Quindi puntiamo sulla piccola e media impresa”.

Corrado Sforza Fogliani (Liberali Piacentini – Terzo Polo)

“La pandemia ha dimostrato che il lavoro autonomo è il primo a essere colpito, e quindi i lavoratori autonomi devono essere tenuti presenti così come naturalmente i lavoratori dipendenti, specie del settore privato. Per tutelare i commercianti noi abbiamo studiato un piano – traffico che concilierebbe le condizioni ambientali con le esigenze di chi lavora in centro. Per quanto riguarda la logistica, abbiamo perso un treno: abbiamo una logistica povera. Il problema è convertire questa logistica povera in una logistica che possa arricchire il nostro territorio. Una logistica che non si limiti a passare da noi per andare altrove. Una logistica che lasci sul posto qualcosa e non una logistica che porta via tutto”.

Katia Tarasconi (Pd, Azione, Piacenza oltre, Piacenza coraggiosa, Pensionati piacentini, Katia Tarasconi-Lista civica per Piacenza)

“Serve una logistica governata e più sostenibile. Bisogna impiegare mezzi elettrici per le consegne dell’ultimo miglio. Serve un governo pubblico della logistica che fissi gli standard di qualità sulle caratteristiche dei capannoni, sui requisiti ambientali. Invece per il centro storico credo serva innanzitutto un piano parcheggi. C’è anche il tema di pedanolizzazione di alcune vie perché sono diventate delle autostrade. Poi bisogna intervenire sul decoro urbano per rendere Piacenza bella per i visitatori e per chi la vive quotidianamente”.

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