Lunedì 27 maggio 2019 in diretta su Radio Sound, già dalle ore 7,00, continui aggiornamenti sullo spoglio delle Elezioni Europee, con i candidati piacentini, e delle Elezioni Amministrative nei vari comuni della provincia di Piacenza. Spoglio Amministrative previsto dalle ore 14.
Elezioni Amministrative
30 comuni piacentini suddivisi per vallata
Val Trebbia – Val Nure – Val D’Arda – Val Tidone
Elezioni Parlamento Europeo Candidati piacentini
Elezioni Amministrative 2019 – Come e quando si vota
Domenica 26 maggio 2019 si svolgono le elezioni europee, per eleggere i membri del Parlamento dell’Unione Europea spettanti all’Italia, e le elezioni amministrative per eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale dei Comuni.
Val Trebbia: Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Gosselengo, Ottone, Piozzano, Rivergaro, Travo, Zerba.
Val Tidone: Calendasco, Castel San Giovanni, Gragnano Trebbiense, Pianello Val Tidone, Sarmato, Ziano Piacentino.
Val Nure: Farini, Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, San Giorgio, Vigolzone.
Val d’Arda: Alseno, Besenzone, Caorso, Castell’Arquato, Morfasso, Lugagnano, San Pietro in Cerro, Vernasca
QUANDO SI VOTA
Si vota il solo giorno di Domenica 26 MAGGIO 2019, dalle ore 07.00 alle ore 23.00.
Lo scrutinio delle elezioni europee inizierà subito dopo la chiusura della votazione, mentre lo spoglio delle schede per le elezioni comunali inizierà alle ore 14.00 di lunedì 27 maggio 2019.
Nella provincia piacentina nessuno dei 30 Comuni al voto supera i 15mila abitanti, perciò non sarà necessario il turno di ballottaggio. La lista e il candidato sindaco che prenderanno un voto in più degli avversari, saranno eletti alla guida del Comune.
COME SI VOTA
Si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno dell’unica lista che lo appoggia.
è possibile vedere il fac-simile della scheda per le elezioni Amministrative ai seguenti link, suddivisi per vallata: Val Trebbia – Val Nure – Val D’Arda – Val Tidone
Nei comuni con meno di 15mila abitanti la fase del ballottaggio non è prevista: vince chi ottiene più voti al primo turno (a meno che non si verifichi una perfetta parità fra i due candidati). Non è permesso il voto disgiunto: verrà annullato il voto di chi segna una X sul nome di un candidato sindaco e su una lista di un altro schieramento. Per votare, basta tracciare una X sul nome del sindaco o sulla lista a lui collegata, oppure su entrambi. È possibile esprimere due preferenze per il consiglio comunale a patto che siano della stessa lista e di sesso diverso. A seguire il dettaglio.
Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga sotto al simbolo della lista. Per i comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
I comuni in cui c’è il voto di genere sono sei: Castelsangiovanni, Podenzano, Rivergaro, Pontenure, San Giorgio e Gossolengo.
Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti tra due candidati si tornerà a votare per questi ultimi il 9 giugno (ballottaggio). Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano.
QUORUM DEL 50% DOVE C’E’ UNA SOLA LISTA
Nei comuni in cui c’è un solo candidato sindaco (Pianello, San Giorgio, Besenzone e Alseno) è necessario che vada a votare il 50% più uno degli elettori aventi diritto. In caso contrario il comune verrà commissariato per un anno, in attesa di nuove elezioni.
Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Elezioni Europee 2019 – Come e quando si vota
Le elezioni europee si terranno in Italia il 26 maggio 2019. Chiunque abbia compiuto 18 anni potrà votare; per candidarsi è invece necessario avere compiuto 25 anni. È possibile votare per i candidati italiani anche dall’estero, nei Paesi membri dell’UE, nel rispetto di determinate condizioni. I cittadini italiani residenti in un paese UE possono scegliere in alternativa di votare nel paese UE di residenza, secondo le modalità consentite e nel rispetto delle regole vigenti nel paese (vedi sotto: come posso votare in altri paesi?).
QUANDO – In Italia si vota domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7:00 alle 23:00.
DOVE – Gli elettori in Italia devono votare presso il seggio elettorale in cui sono iscritti, corrispondente alla sezione nel cui ambito territoriale è compreso il loro luogo di residenza.
Per conoscere il proprio seggio elettorale, è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza.
Condizioni particolari di voto sono previste per i degenti in ospedale, elettori affetti da infermità tali da renderne impossibile l’allontanamento dall’abitazione, detenuti, elettori non deambulanti in sezioni diverse dalla propria se questa non è accessibile.
Militari, forze di polizia, vigili del fuoco e naviganti possono votare nel comune in cui si trovano per causa di servizio.
Si va alle urne per eleggere 73 + 3 Membri del Parlamento europeo. I tre deputati in più saranno assegnati all’Italia quando il Regno Unito uscirà dall’Unione europea.
In Italia l’elettore si trova a fianco della lista che vuole scegliere tre righe per l’espressione di altrettante preferenze scrivendo il cognome (e se vuole anche il nome) dei candidati prescelti.
Si tratta comunque di una scelta; se l’elettore non la fa e si limita a barrare il simbolo saranno gli altri elettori del suo partito a decidere anche per lui. le schede senza preferenze non vengono attribuite a nessuno, sia che si tratti del capolista sia dell’ultimo in lista.
È previsto un vincolo: se si danno più preferenze bisogna scegliere candidati di genere diverso. In altre parole se si danno due preferenze bisogna scegliere un uomo e una donna; se si danno tre preferenze due uomini e una donna oppure due donne e un uomo. Non conta l’ordine in cui si scrivono i cognomi, conta che il risultato finale rispecchi questo vincolo. Se date solo due preferenze a candidati dello stesso genere oppure se ne date tre sempre con questo errore vi daranno buona solo la prima.
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