Aiutare i giovani a diventare cittadini consapevoli rispetto alle scelte finanziarie individuali che faranno nel prossimo futuro: è l’obiettivo dell’Educazione finanziaria, sulla quale da qualche anno a questa parte si sono riaccesi a livello nazionale i riflettori grazie all’azione di diverse Istituzioni (Comitato interministeriale Edufin, diretto dalla piacentina Annamaria Lusardi, Consob, Banca d’Italia, Abi, che ha creato allo scopo una fondazione – la FEduF – di cui è vicepresidente Corrado Sforza Fogliani).
L’Educazione finanziaria parla dunque un po’ piacentino (per il ruolo sopra descritto di alcuni illustri concittadini) e Piacenza sarà ancor più protagonista in questo ambito con il progetto rivolto alle scuole del territorio che è stato presentato oggi, venerdì 5 novembre, nella Sala Giuseppe Piana dell’Università Cattolica e che vede coinvolti Banca di Piacenza, Consob, Banca d’Italia e la stessa Cattolica. Quattro gli Istituti della scuola secondaria di II grado che parteciperanno: Liceo Gioia, Istituto tecnico Romagnosi, Liceo Respighi, Istituto Tramello-Cassinari (hanno portato il loro saluto le insegnanti delle rispettive scuole Cristina Capra, Raffaella Fumi, Elena Maria Bianco, Sabrina Mantini), con Isii Marconi e Liceo Colombini che hanno mostrato interesse per l’iniziativa e che verranno inseriti dal prossimo anno. Per Elementari e Medie, hanno invece aderito l’Istituto Sant’Orsola (è intervenuta la preside Donatella Vignola) e l’Istituto comprensivo di San Nicolò.
Eduardo Paradiso, coordinatore del “Progetto Piacenza”, ne ha illustrato le caratteristiche. Gli esperti della Consob formeranno i docenti delle scuole superiori nei prossimi due mesi (per gli insegnanti delle Elementari e delle Medie provvederà la Banca d’Italia), i quali a loro volta – dopo le festività natalizie – avvieranno i corsi di Educazione finanziaria nei rispettivi istituti per gli studenti che avranno aderito. Due i percorsi individuati: uno di base, l’altro con un lavoro di ricerca su specifici argomenti utilizzando materiale fornito dalla Consob. I migliori ricercatori saranno gratificati con borse di studio (una per ognuno dei quattro istituti secondari di II grado) messe a disposizione dalla Banca di Piacenza. «“Non firmare se non hai compreso”: questa è la frase che s’incontra entrando alla Banca di Piacenza – ha sottolineato il presidente esecutivo dell’Istituto di credito di via Mazzini, Sforza Fogliani -. E’ una frase che dice tutto di come intendiamo fare banca».
In collegamento da Roma, sono intervenute per la Consob Nadia Linciano (che ha illustrato l’offerta formativa nazionale) e Paola Soccorso (che è entrata nel merito del progetto piacentino, spiegando che la Commissione per le Società e la Borsa farà un test in ingresso ed uno in uscita a tutti i ragazzi che parteciperanno alle ricerche, così da favorire il percorso di scelta dei migliori a cui assegnare le borse di studio; inoltre, ha definito alcuni dettagli relativi ai corsi e ai PCTO, i programmi di alternanza scuola/lavoro sospesi con l’emergenza sanitaria e che possono essere sostituiti con lezioni sull’Educazione finanziaria – 30 ore – aperte a tutti gli studenti, che matureranno i relativi crediti formativi). Sempre in collegamento, è intervenuto Corrado Cosenza dell’Ufficio scolastico della Lombardia, che ha raccontato l’esperienza del progetto di Educazione finanziaria della Consob, proposto in via sperimentale per la prima volta nel 2018 proprio nella regione lombarda, al quale avevano aderito 27 scuole dislocate in 10 province.
L’Università Cattolica, rappresentata dai docenti Paolo Rizzi e Stefano Monferrà, offrirà agli studenti un supporto scientifico per le ricerche con gli insegnanti di Economia monetaria, di Microeconomia e di Finanza.
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