Ecosister, Piacenza un ruolo strategico, sono 4 i miliardi di euro destinati alla ricerca con il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano: in particolare, in Emilia-Romagna il piano, ha puntato sul progetto Ecosister, nato per fornire alle imprese del sistema regionale risultati concreti utili a promuovere la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale e con un rilevante impatto sociale.
Ecosister coordinato dell’Università di Bologna
“Coordinato dall’Università di Bologna, Ecosister acronimo di Ecosistema Territoriale di Innovazione dell’Emilia Romagna), coinvolge ventitré soggetti diversi tra cui tutte le Università del territorio regionale, circa 750 ricercatori incardinati e oltre 600 nuove posizioni di ricerca attivate” spiega il professor Francesco Timpano, docente di Politica economica e coordinatore del progetto per l’Università Cattolica.
Ecososter a Piacenza un ruolo strategico
E Piacenza gioca un ruolo strategico, con il coinvolgimento attivo delle facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e di Economia e Giurisprudenza: quattro i gruppi di ricerca messi in campo, per un totale di ventotto tra docenti e ricercatori, coordinati dai professori Giorgia Spigno, Emanuele Mazzoni, Anna Gianfreda e Francesco Timpano: “Il progetto di ricerca Ecosister è pensato sin dall’inizio per avere un impatto rilevante sulle imprese del territorio regionale e sul sistema nel suo complesso – precisa Timpano -tutti i ricercatori sono impegnati in attività di ricerca che possano influenzare concretamente il percorso verso la transizione ad una economia decarbonizzata e sostenibile, anche sotto il profilo sociale”. Per questo Ecosister include anche un programma di Trasferimento tecnologico e innovazione coordinato per Cattolica dal professor Luigi Lucini.
Nei giorni scorsi presentati proprio a Piacenza i primi risultati della ricerca, relativi a quattro fronti di intervento
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