Economia

Economia e lavoro, l’osservatorio della Cgil: occupazione in crescita del 3,5 per cento. Retribuzioni: “Sempre forte l’asimmetria di genere” – AUDIO

Al primo gennaio 2024 sono 287.241 i residenti piacentini, ancora in lieve aumento, com’era già accaduto nel 2023, rispetto all’anno precedente (+0,3%, pari a circa 890 abitanti). Popolazione dunque sostanzialmente stabile, con piccole variazioni negli ultimi anni. Nell’ultimo decennio cala la popolazione del distretto di Levante (-3,9%), mentre stabile nella città di Piacenza e nel distretto di Ponente.

In questo senso il saldo migratorio compensa il saldo naturale. In risalita negli ultimi due anni quello dall’estero. Quello interno quasi doppio rispetto a dieci anni prima. Stabile l’incidenza sulla popolazione totale (15,3%), ma rimane la più alta in regione (12,9% la media, la più alta tra le regioni d’Italia). Castel San Giovanni il comune con l’incidenza più alta in provincia (23,9%). Seguono a breve distanza Borgonovo Val Tidone, Cortemaggiore e Piacenza (tutte vicine 20%)

Provenienza: per il 21% dall’UE, il 27% da altri Paesi europei (soprattutto da Albania e Romania, entrambi in calo nel 2024 rispetto all’anno precedente). Di rilievo la crescita della popolazione ucraina, già pari a +10% nel 2023 rispetto all’anno precedente e pari a +12% nel 2024.

Ambiente e territorio

Rallenta il consumo di suolo. Nel 2023 aumento consumo di suolo contenuto rispetto al 2022: 59,9 ettari in più contro i 155,8 dello scorso anno. Negli ultimi 10 anni Castel San Giovanni registra il maggiore incremento ed è, dopo il comune capoluogo, quello che detiene la quota di consumo più elevata, pari a 18%. Piacenza capoluogo detiene il 26%, aumentato di 1 punto percentuale dall’anno scorso ed è il terzo tra i comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna, dopo Bologna e Rimini.

Inquinamento

L’andamento dell’ultimo anno delle Pm10 torna a riportare la provincia di Piacenza su quel trend positivo emerso dal 2012, indirizzato verso una graduale riduzione della concentrazione media annua delle polveri sottili. Anche il 2023, dopo il 2022, è stato un anno che si è contraddistinto per le temperature medie e massime raggiunte e per la rarefazione delle precipitazioni. Nel 2023 le temperature medie più elevate, tra i 15,0 e i 15,3 gradi, sono state raggiunte nei comuni di Castell’Arquato, Carpaneto e Ziano piacentino. A Lugagnano Val d’Arda, Vernasca e nello stesso Castell’Arquato, si è registrato lo scarto più rilevante rispetto alla media dei 30 anni precedenti, di circa 2 gradi.

Economia

La crescita del valore aggiunto a Piacenza segue un andamento vicino a quello regionale, ma su valori leggermente inferiori: +0,9% nel 2024 e +0,5% nel 2025 contro +1,1% del 2024 e +0,9% del 2025 della regione Emilia-Romagna. A livello di settori si evidenzia la ripresa nel corso del 2024 del settore delle costruzioni (+6,5%), fortemente ridimensionatosi nel 2023 rispetto all’anno precedente. Al contempo spicca la forte caduta dell’industria in senso stretto (- 0,8%), che prosegue la contrazione del -0,5% già registrata nel 2023. I servizi continuano ad accrescere la propria produzione di valore aggiunto, segnando un +0,7% nel 2024, in sostanziale continuità con l’anno precedente.

Occupazione

Si conferma nel 2023 il recupero occupazionale segnando ben +3,5% di occupati, più celere della media regionale (+1,1%). L’incremento occupazionale è accompagnato da una importante riduzione del numero di inattivi (-7,1% (ER -3,6%), crescono i disoccupati (+1,9%) a fronte di un dato regionale stabile (-0,2%).

Gli ultimi dati confermano la netta crescita delle posizioni di lavoro dipendente nel 2023 (+2.716) già intercettata anche dalla lettura del dato Istat. La crescita si è iniziata a produrre già nell’ultimo trimestre 2022, proseguendo nel corso di tutto il 2023 nonché i primi sei mesi del 2024.

A Piacenza nel 2023 si registra un valore retributivo medio per lavoratore dipendente pari a 24.380 euro all’anno (-4,5% rispetto a ER) e sono state retribuite in media 254 giornate, pari a una retribuzione di 96€ al giorno. La maggiore asimmetria è di genere: a Piacenza ad una giornata lavorativa degli uomini corrisponde una retribuzione pari a 107€, a fronte dei 78€ delle donne, per un differenziale di 29€.

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