Attualità

Il ruolo dell’ecografia nelle diagnosi Covid, ricerca dell’Ausl pubblicata sull’European Journal of Radiology

Quale ruolo può svolgere l’ecografia per fare diagnosi di Covid19? A questo importante quesito ha cercato di fornire la risposta un importante lavoro condotto dall’equipe di Radiologia dell’ospedale di Piacenza pubblicata recentemente sull’European Journal of Radiology.

“A volere la ricerca – spiega il direttore del dipartimento delle Funzioni radiologiche Emanuele Michieletti – è stata la Direzione sanitaria aziendale; obiettivo fare importanti valutazioni su quanto accaduto durante la prima ondata della pandemia e trarre preziose indicazioni da quell’esperienza per affrontare la seconda”.

Lo studio

I ricercatori hanno considerato circa 500 ecografie su altrettanti pazienti, confrontando a posteriori in modo particolare gli esami diagnostici compiuti prima e dopo il lockdown.

“Come molti sanno, il gold standard, ovvero la metodica riconosciuta come ottimale per riconoscere un caso di Covid-19, è la Tac al torace, ovviamente integrata da una valutazione clinica e dal tampone. Nelle settimane più critiche dell’emergenza, quando erano centinaia le persone che ogni giorno si rivolgevano agli ospedali con polmoniti medio gravi, molto spesso si utilizzava l’ecografia in urgenza per trovare una rapida conferma dell’infezione in corso”.

“Abbiamo studiato questi esami e abbiamo tratto un dato rilevante; quando l’esame è ad opera di un professionista con un’alta clinical competence, la diagnosi di polmonite da Covid19 poteva considerarsi affidabile”. In particolare, le ecografie in urgenza fatte nel primo periodo presentano una buona concordanza con le Tac del torace e il risultato del tampone, mentre dopo il lockdown la discordanza diventava più significativa. Per quest’ultima ragione è necessaria che la competenza dell’operatore che esegue l’ecografia sia la più elevata possibile”.

Il lavoro dell’equipe di Michieletti ha riscosso grande interesse nella comunità scientifica: per esempio, è stato il punto di partenza di un confronto avuto nei giorni scorsi dai colleghi radiologi austriaci.
Lo studio aiuta anche la comunità piacentina e regionale a fare tesoro dell’esperienza vissuta: l’ecografia in urgenza deve essere eseguita da un professionista con una elevata clinical competence, tuttavia necessita di un’integrazione mediante una Tac del torace associata ai risultati del tampone e alla valutazione clinica del medico.

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