“E’ tremendo stare qui”. Una frase che fa gelare il sangue nelle vene. Soprattutto se a pronunciarla è una voce misteriosa tra le rovine di villa Carenzi a Bobbio. EPAS (European Paranormal Activity Society) ha reso pubblici i risultati di una ricerca effettuata mesi fa nell’ex colonia elioterapica fluviale. Una struttura nei pressi di località Piancasale, frazioncina di pochi abitanti nel Comune di Bobbio (PC), conosciuta appunto come “Villa Carenzi”. Costruita nel 1933 e inaugurata il 4 settembre 1937 dal cavaliere Giuseppe Carenzi.
I ricercatori del paranormale si sono addentrati all’interno dell’edificio, dotati di strumenti in grado di catturare anomalie rispetto all’ambiente circostante. Picchi di calore, campi elettromagnetici, movimenti inspiegabili. Segnali non giustificabili con le normali leggi della fisica e incoerenti con le condizioni dell’ambiente esplorato.
E’ il caso di questo video. Uno dei ricercatori attiva il registratore audio e inizia a porre domande: “Lasciami un messaggio” e una voce sembra rispondere: “E’ tremendo stare qui”. E ancora: “Come ti chiami?” e si sente “Io non so”. Fino a una sorta di minaccia: “Via da me signore”. In un caso uno dei tecnici Epas chiede: “Dimmi qualcosa, vai!” e la risposta lascia basiti: “Vai tu!”. Sia chiaro, se alcune di queste risposte paiono chiare e distinte, altre sono meno nitide. Ma il materiale è comunque assai interessante.
“Si chiamano EVP, Electronic Voice Phenomena”, spiegano i ricercatori. “Quando svolgiamo una ricerca non siamo sicuri che ci siano presenze, anzi è una circostanza remota. Nonostante questo proviamo comunque a stabilire un contatto, ponendo domande, instaurando un dialogo con eventuali entità. I nostri microfoni sono in grado di captare suoni a frequenze molto basse. Una volta in studio ascoltiamo quanto registrato: spesso non emerge nulla di strano, altre volte ci troviamo di fronte a frasi di senso compiuto che nessuno di noi ha pronunciato in quel momento. Alcune parole sono chiare e nitide, altre meno. In ogni caso, tutto ciò che può sembrare interessante lo rendiamo pubblico e ognuno può farsi la propria idea”.
“Non parliamo di fantasmi – continuano i ricercatori – preferiamo il termine ‘anomalia’. Non siamo ghostbusters o ghost hunters, cerchiamo di condurre le nostre ricerche nel modo più scientifico possibile. Ogni elemento sospetto rilevato con i nostri strumenti viene poi attentamente vagliato ed esaminato. Se la fisica, la logica, o la tecnologia, non sono in grado di offrire spiegazioni efficaci, a quel punto l’elemento registrato viene classificato come ‘anomalo’. Le prove raccolte vengono poi messe a disposizione del pubblico e, come detto, ognuno ha la possibilità di interpretarle”.
Il video propone anche alcune immagini dove si possono notare strane forme nebulose. In un caso una pallina di gomma si muove da sola. Alla fine i ricercatori troveranno la propria auto con impronte di piccole mani sui vetri. Insomma, si creda o no al paranormale, Villa Carenzi si conferma una struttura suggestiva e inquietante, come da anni ormai le storie e le leggende narrano.
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