Piacenza è un po’ la capitale italiana dei droni impiegati per pubblica utilità; proprio perché nella nostra città è stato fondato e ha la sede legale Rescue Drones Network. Si tratta della prima rete strutturata di professionisti dei droni che mettono a disposizione della comunità le loro competenze; anche per interventi in emergenza. L’associazione di volontariato, dopo l’addestramento dello scorso dicembre a Mareto, torna nella nostra provincia per alcuni test. Test molto specifici che si terranno sabato prossimo, 13 luglio, sul monte S. Franca, in comune di Morfasso.
– testare il sistema LiFE per la trasmissione in diretta delle immagini. Trasmissione da drone e da terra verso la Centrale operativa del Dipartimento nazionale della Protezione Civile a Roma
– mettere a prova l’aerofotogrammetria d’emergenza per rendere disponibile ai centri di Comando modelli 2D e 3D delle aree interessate da un evento calamitoso.
Le operazioni si svolgeranno appunto sul Monte S. Franca a circa 1.200 m. slm, in un’area non coperta da servizio telefonico mobile. Nella mattinata saranno allestiti il LCC (Local Control Center) ed alcune piazzole per il decollo/atterraggio dei droni e verrà realizzata una rete wireless locale in modo da poter collegare sia i piloti distribuiti sull’area delle operazioni che gli altri attori dei servizi di soccorso. Il collegamento con l’esterno dell’area delle operazioni sarà realizzato mediante link che si appoggia sui satelliti geostazionari.
Nella prima parte del pomeriggio si testerà per la prima volta a livello internazionale il collegamento in tempo reale con le immagini in arrivo dai droni in volo che saranno visualizzate nelle centrali operative istituzionali con un ritardo di pochissimi secondi.
Successivamente saranno effettuati anche test di aerofotogrammetria d’emergenza su una vicina frana che si è appena rimessa in modo: in questo caso le fotografie aeree saranno inviate a diversi punti remoti in Italia per essere elaborate al fine di restituire un modello tridimensionale dell’area che sarà subito disponibile per le stesse centrali nazionali.
Lo scopo di questa attività è quello di consentire a chi deve organizzare i soccorsi di valutare in tempo reale la dimensione dell’area, i danni di massima, i percorsi per raggiungerla e le zone dove poter far atterrare elicotteri ed allestire strutture di soccorso. Tutto questo potrà in un futuro molto prossimo cambiare in modo significativo l’esito dei soccorsi, soprattutto per eventi importanti come terremoti ed alluvioni.
Sabato saranno diversi gli specialisti volontari in arrivo da varie regioni italiane, con buona presenza anche di piloti piacentini.
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