Un’asse che toccava tra Piacenza e la Calabria, due organizzazioni criminali dedite allo spaccio di droga nella nostra provincia. Parliamo dell’operazione White Cookies che ha portato all’arresto di tredici persone, nove in carcere e due agli arresti domiciliari. Le indagini sono iniziate nel novembre 2018 quando i militari avevano raccolto segnali di un possibile giro di spaccio. I primi arresti si sono verificati a gennaio 2019, nei pressi di San Nazzaro: in quel frangente i militari si erano travestiti da agricoltori e avevano finto il guasto improvviso di un trattore. Sbarrando la strada con il mezzo avevano bloccato e arrestato alcuni degli spacciatori.
Un duro colpo per i trafficanti, di origine marocchina. Ma questi non si sono persi d’animo e sono riusciti ben presto a rimettersi in piedi coinvolgendo due piacentini: insieme a loro i nordafricani sono stati in grado di rimettersi in affari.
Il nuovo gruppo, però, è andato incontro a una nuova frattura. I marocchini, infatti, hanno iniziato a sospettare che gli italiani avessero sottratto cocaina da un nascondiglio. Accuse infondate o meno, ma che hanno portato a una scissione all’interno della nuova organizzazione. Gli italiani si sono staccati e hanno iniziato a tessere rapporti con alcuni malviventi calabresi, di Cutro per la precisione. Si tratta di una famiglia collegata con la Bassa piacentina, essendo residenti proprio in questa zona alcuni dei componenti. “Per ora non abbiamo elementi per pensare ad alcuna relazionie con la criminalità organizzata”, tengono a specificare gli inquirenti. Da quel momento, ad ogni modo, si è aperto un nuovo filone di indagine.
Al termine della complessa inchiesta, i carabinieri hanno sequestrato oltre 400 grammi di cocaina del valore complessivo di circa 32 mila euro.
Il nome dell’operazione, White Cookies, in italiano “biscotti bianchi” deriva da uno degli arresti in flagranza compiuti dai carabinieri. Era il marzo 2019 quando i militari hanno fermato due corrieri in auto, con a bordo una confezione di biscotti apparentemente integra. In realà i malviventi avevano svuotato il sacchetto dei biscotti e lo avevano riempito con 260 grammi di cocaina per poi richiuderlo con cura.
“Da gennaio 2018 abbiamo sequestrato oltre 50 chili di droga, segnale che la prevenzione deve continuare. Non solo nei confronti degli spacciatori ma anche dei consumatori”. Così il comandante provinciale dell’Arma, Stefano Savo.
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