Domenica 13 ottobre, Nibbiano (Alta Val Tidone) ha ospitato un’entusiasmante giornata di trekking alla scoperta di tre importanti “cammini” storici che attraversano il nostro territorio: il Sentiero del Tidone, la Via degli Abati e il Sentiero dei Celti. Un percorso che ha permesso ai partecipanti di immergersi tra i paesaggi incantevoli delle colline piacentine, attraversando vigneti, borghi medievali e aree di interesse culturale, fino allo storico Mulino del Lentino.
L’evento, reso possibile grazie al fondamentale supporto del GAL del Ducato nell’ambito del Progetto di Cooperazione Leader “Cammini”, ha rappresentato un momento di unione tra natura e storia, senza dimenticare le tradizioni culinarie, con la merenda a base di Batarò che ha accolto i camminatori al Borgo Mulino Lentino al termine del percorso.
La sinergia tra le diverse associazioni che gestiscono i tre cammini – Associazione Sentiero del Tidone, Associazione Via degli Abati e Sentiero dei Celti – ha dimostrato come la collaborazione possa valorizzare in maniera straordinaria il nostro territorio. Basti pensare all’alto numero di partecipanti provenienti da Lombardia, Liguria e addirittura dal Lazio: molti di loro hanno spiegato di non aver mai conosciuto prima l’Alta Val Tidone e si sono detti entusiasti dell’esperienza e sorpresi dalla bellezza dei paesaggi.
Questa cooperazione, in vista del Giubileo 2025, rappresenta un valore aggiunto non solo per chi vive questi luoghi, ma anche per i tanti pellegrini e turisti che li attraverseranno, creando un’opportunità strategica per lo sviluppo sostenibile e la promozione culturale della valle. La connessione tra i cammini, favorita dal GAL del Ducato, amplia l’offerta turistica locale e getta le basi per un futuro di crescita condivisa.
Emanuele Mazzadi, guida esperta, e il co-organizzatore dell’evento, Davide Galli, presidente onorario di AIGAE, Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, esperto di cammini storici e di marketing territoriale, hanno accompagnato i partecipanti lungo le tappe più significative del percorso, sottolineando l’importanza della tutela di questi itinerari e il loro potenziale turistico.
Un evento che ha segnato non solo la riscoperta del territorio, ma anche la creazione di una visione condivisa per il futuro, grazie alla sinergia tra enti locali e il GAL del Ducato, protagonista nella promozione del nostro patrimonio culturale e naturale.
“Vogliamo ringraziare il dottor Pattoneri e tutto il GAL del Ducato che, come in altre occasioni e contesti, ci ha dato la possibilità di promuovere il nostro cammino”, commenta Daniele Razza, presidente dell’associazione Sentiero del Tidone.
“Un grazie anche a Emanuele Mazzadi del Sentiero dei Celti e dei Liguri, e a Davide Galli, presidente onorario di AIGAE, che ci hanno coinvolto organizzando questa bellissima iniziativa. Iniziativa che conferma l’importanza di mettere in rete i vari cammini”.
“Per noi è stata anche un’occasione di confronto e di crescita, che ci stimola a guardare con ottimismo ai prossimi appuntamenti come il Giubileo del 2025. Un sentito grazie anche all’amministrazione comunale di Alta Val Tidone con l’assessore Dotti e il consigliere Traversone per la loro preziosa presenza, alla famiglia Borghi per aver aperto le porte del Borgo Mulino Lentino e a tutti i partecipanti che hanno decretato il successo dell’iniziativa”.
“È stato un momento storico per il nostro percorso, che verrà ricordato simbolicamente con la posa del segnale che indica i tre percorsi e che farà da guida e da stimolo per tutti gli escursionisti dei tre cammini nel percorrere nuove strade nel territorio dell’alta Val Tidone”, conclude Razza.
“Per l’Amministrazione Comunale l’inaugurazione di un crocevia dove si intersecano tre strade storiche come il Sentiero dei Celti, la Via degli Abati e il Sentiero del Tidone rappresenta un punto d’orgoglio e un ulteriore testimonianza di quanto Alta Val Tidone sia stata nei secoli e nei decenni più recenti una terra di confine”, spiegano i rappresentanti della amministrazione di Alta Val Tidone, ovvero l’assessore Giovanni Dotti, il consigliere delegato alla promozione territoriale Simona Traversone e il consigliere Alessandro Buroni.
“Il crocevia, posto a Caminata e a poca distanza dalla Lombardia, abbatte confini e ricostituisce un’unica cultura identitaria di un territorio che era un passaggio obbligato, un luogo di incontro, dove le persone intrecciavano rapporti umani, economici e, non ultimi, interessi culturali”.
“Elementi che oggi troviamo nella musica dell’Appennino e nella tradizione delle feste, molto spesso collegate al cerchio sacro dell’anno. Identiche radici, anche religiose, sulle vie del pellegrinaggio, che permettono oggi di vivere il presente della storia”.
“L’Amministrazione Comunale è impegnata a salvaguardare questo patrimonio, certificato dalla cartellonistica, che appartiene unitamente alle diverse comunità che lo abitano e ai tanti, tantissimi camminatori che percorrono strade e sentieri tracciati dallo scorrere del tempo e dalle vicende umane”.
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