Doppio appuntamento per le Serate letterarie di Travo il 13 e 14 luglio. Due autori per un doppio appuntamento sotto la torre del castello Anguissola a Travo. La rassegna culturale organizzata dal Comune di Travo e sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano questa settimana ha in cartellone due incontri.
Mercoledì 13 luglio il giornalista piacentino Mauro Ferri, in dialogo con Giovanni Battista Menzani, presenterà il libro Un delitto fascista. A 100 anni dall’uccisione di Gaetano Lupi, uscito quest’anno per Officine Gutenberg.
Giovedì 14 sarà invece la volta di Marilù Oliva e del suo L’Eneide di Didone (Solferino editore, 2022), intervistata dalla giornalista Eleonora Bagarotti.
MAURO FERRI E L’ASSASSINIO DI GAETANO LUPI PER MANO DEI FASCISTI
A un secolo esatto da quel 1922 che vide l’affermazione del fascismo, il libro di Ferri racconta l’assassinio di Gaetano Lupi, uno dei primi delitti compiuti dai fascisti, e ricostruisce il clima e le circostanze in cui maturò quell’episodio che sconvolse Piacenza.
Gaetano Lupi, giovane vogatore della “Vittorino da Feltre” di famiglia socialista, fu ucciso proprio sotto la casa dei genitori in via Taverna il 19 marzo 1922 al termine di una giornata di festa, in cui si era celebrata la Fiera di San Giuseppe.
La morte di Gaetano Lupi suscitò un cordoglio vastissimo: ai suoi funerali parteciparono tutti gli operai di Piacenza, molti dei quali vivevano proprio nel cosiddetto “rione rosso”, quella porzione di città che da piazza Borgo si spingeva fino alla barriera Taverna. Al di là del racconto di questa vicenda tragica, a partire dalle fonti giornalistiche dell’epoca il libro di Ferri ricostruisce il clima politico e sociale del periodo, caratterizzato da forti tensioni che favorirono l’affermazione violenta del fascismo.
MARILÙ OLIVA RILEGGE IL MITO VIRGILIANO IN CHIAVE FEMMINISTA
Con L’Eneide di Didone Marilù Oliva rivisita uno dei capolavori della classicità a partire dal punto di vista femminile di uno dei suoi personaggi più memorabili, Didone.
L’immagine della regina dei Fenici che il libro ci restituisce è molto diversa da quella della donna sedotta e abbandonata, e suicida per amore, raccontata nell’Eneide.
Con questa rivisitazione “femminista” Marilù Oliva rende giustizia a un’eroina indomita e ci ricorda quanto la condizione delle donne nei secoli sia stata condizionata anche da come esse sono state narrate, quasi sempre dagli uomini.
Marilù Oliva è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha scritto due thriller e numerosi romanzi di successo a sfondo giallo e noir. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi sposi e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero.
Per Solferino ha pubblicato il titolo L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (2020), tradotto in diversi Paesi; il romanzo storico Biancaneve nel Novecento (2021) e il suo ultimo lavoro L’Eneide di Didone, un omaggio al celebre poema virgiliano dove la regina fenicia riveste un ruolo di assoluto primo piano e cambia leggermente il corso della storia.
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