Donne Vita Libertà Piacenza, nel cuore della città , un grido di solidarietà si è levato in difesa della libertà e dei diritti umani. Sabato pomeriggio, 4 maggio, In Largo Battisti il toccante sit-in di solidarietà con l’artista iraniano Toomaj Salehi, condannato a morte per le sue canzoni di protesta contro l’oppressione e l’ingiustizia in Iran.
Al Sit-in hanno partecipato donne e uomini della comunità iraniana piacentina, rigorosamente a volto coperto per non rischiare le persecuzioni che il regime iraniano riserva a chi protesta ed a tutti i loro famigliari , inscenando una commovente performance. Elahe, una delle donne iraniane presenti ha espresso la gratitudine verso Piacenza per il sostegno offerto in questi anni di lotta.
“Sono ormai quasi 2 anni che Piacenza, in modo davvero generoso, ci offre la sua solidarietà in questa resistenza guidata da noi donne iraniane – sottolinea con commozione. La sua compagna Shadi ha aggiunto con speranza – Speriamo di ricambiare questo affetto, questa accoglienza quando, tra speriamo non molto, il mio Paese sarà libero dalla tirannia della Repubblica Islamica”.
L’evento non si è limitato a essere un atto di solidarietà verso Toomaj, ma si è esteso a tutti i prigionieri politici dell’Iran che lottano per la democrazia, i diritti umani e l’eliminazione dell’ingiustizia di genere. Intellettuali, studenti, artisti, lavoratori, sindacalisti e membri di diverse minoranze etniche, religiose e linguistiche sono vittime di un regime repressivo che minaccia la libertà di espressione e i diritti fondamentali.
Un momento molto toccante si è avuto quando il maestro Corrado Casati, direttore del Coro del Teatro Municipale, insieme agli allievi del Conservatorio Nicolini si sono uniti all’iniziativa eseguendo il brano “Va Pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi, simbolo del desiderio di libertà di tutti i popoli. La musica di Verdi, le voci del coro e le parole di protesta si sono fusi in un unico grido di speranza e impegno, unendosi alla causa di chi lotta per un futuro di pace e libertà.
Durante il pomeriggio sono state fatte anche letture ed appelli sulle storie di oppressione del popolo iraniano a cominciare dalla lettura di un appello Annesty International. Le testimonianze di coraggio e determinazione hanno raccolto un folto pubblico in Largo Battisti, trasformandolo da uno dei punti della movida a un luogo di incontro e di impegno civile.
Il Comitato Donna Vita Libertà ha concluso l’evento con l’invito a sottoscrivere gli appelli presenti su change.org e sul sito di Amnesty Italia contro la condanna a morte del Rapper Toomaj Salehi . Link appello : https://chng.it/JSgg9gkbw7 e https://www.amnesty.it/appelli/iran-no-allesecuzionedel-rapper-toomaj-salehi/
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