Una donna di 45 anni ha confessato gli anni di angherie subite da parte del consorte. I militari lo hanno denunciato per maltrattamenti. Il proverbiale vaso è traboccato per la donna, residente a Lugagnano, all’inizio del mese, dopo l’ennesimo litigio con il marito, un operaio 47enne.
La signora si è ribellata alle continue angherie subite e ha deciso di chiedere aiuto al 112. La donna ha denunciato di essere, da ormai molto tempo, vittima di maltrattamenti da parte del coniuge. Successivamente di atti persecutori da parte del suocero.
Ai militari ha raccontato che da più di due anni la situazione domestica era insopportabile a causa delle pressioni verbali e psicologiche dell’uomo. Non accettando la richiesta di separazione, il 47enne non perdeva occasione per umiliarla e talvolta picchiarla, anche in presenza dei due figli.
In particolare la donna ha raccontato ai militari che tutto è iniziato nel 2017. L’ex marito ha saputo di una richiesta di amicizia ricevuta sul profilo Facebook da un individuo che non conosceva. Ciò aveva fatto insorgere nell’uomo il sospetto che la consorte avesse un amante.
Da quel giorno l’ex marito ha iniziato ad avere un atteggiamento “insopportabile, violento, offensivo e irriguardoso”. In special modo quando, circa una volta al mese, la donna usciva a cena con le amiche e l’uomo – spesso ubriaco – l’aspettava sveglio al rientro. Le afferrava il viso stringendoglielo e talvolta la spingeva con violenza contro i mobili.
Ai militari la donna ha raccontato che l’atteggiamento violento e la gelosia morbosa dell’ex marito è aumentata dopo l’ennesima discussione nell’estate del 2018. Ormai esasperata della situazione familiare aveva detto al marito di essersi rivolta ad un avvocato di Parma e che di li a poco gli sarebbe arrivata una richiesta di separazione.
E’ in questo frangente che compare anche il suocero. Non accettando la decisione di separarsi, l’uomo aveva iniziato a compiere una serie di molestie e minacce. Su di lei ma anche sulla propria madre. Aveva iniziato a seguirla, ad aspettarla sotto casa al rientro per aggredirla verbalmente. Le lasciava dei bigliettini minacciosi sul parabrezza della macchina. La chiamava al telefono, nonostante da diverso tempo non avessero più relazioni, al solo scopo di minacciarla ed insultarla.
Tutto ciò ha instaurato nella donna un grave stato d’ansia e paura. Non si sentiva più sicura ed ha dovuto modificare le sue abitudini di vita quotidiana. A causa dello stato di agitazione ha dovuto ricorrere all’uso di prodotti naturali con proprietà calmanti al fine di contrastare i continui stati d’ansia.
Così, i Carabinieri di Lugagnano Val d’Arda con un’informativa hanno interessato la Procura della Repubblica di Piacenza. Per il marito è scattato l’allontanamento della casa familiare, con il divieto di non poter accedervi senza l’autorizzazione di un giudice. Per lui inoltre divieto di avvicinarsi a meno di 100 metri dai luoghi abitualmente frequentati dall’ex moglie. Invece nei confronti dell’ex suocero il divieto di dimora nel comune di Lugagnano Val d’Arda. Divieto di avvicinamento nei luoghi solitamente frequentati dall’ex nuora a meno di 300 metri. Divieto di comunicare con ogni mezzo – anche in via diretta.
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