Nonostante la pioggia battente, 29 persone hanno scelto di iscriversi al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo. E lo hanno fatto fermandosi allo stand allestito da Admo e Ausl in Largo Battisti per l’iniziativa Match It Now. Per un paziente affetto da leucemia o altre patologie del sangue occorre il trapianto di midollo osseo. Ma se in famiglia non esistono potenziali donatori, il problema diventa molto serio: la compatibilità fuori dalla famiglia è molto bassa, una su 100 mila. Considerato questo numero si intuisce immediatamente una cosa: più donatori ci sono più sono le possibilità che un paziente riesca a ricevere un trapianto di midollo osseo. L’obiettivo di Match It Now era proprio questo, trovare nuovi donatori. Attualmente i donatori iscritti a Piacenza al registro sono 7.274 di cui il 52% donne e 48% uomini. Diventare donatore di cellule staminale emopoietiche, da midollo osseo o da sangue periferico è facile: basta avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 kg.
“Siamo arrivati a 29 nuove iscrizioni, siamo molto soddisfatti. Purtroppo il tempo non ci è stato molto amico ma siamo comunque molto felici del risultato. Speriamo che sia un primo segnale per diffondere ancora di più il messaggio ed entrare nelle case dei cittadini, far capire quanto sia importante questo piccolo gesto per i nostri malati”, commenta Vittorio Fusco ai microfoni di Radio Sound che ha seguito in diretta l’evento.
“E’ l’unica cosa che posso fare in cambio di quello che ho ricevuto io e ringrazio tutte le persone che hanno avuto la voglia ascoltarci e fare la differenza”, spiega Susanna, volontaria Admo che nel 2007 ha ricevuto un trapianto che le ha salvato la vita. “Perché la differenza la si può fare: il fatto che io sia qui oggi a raccontarvelo vuol dire che la cosa funziona per davvero e la differenza la fa. La pioggia non ha aiutato ed erano tutti molto di fretta: comunque non è mai troppo tardi, ci si può sempre recare all’ospedale di Piacenza e lasciare il campione salivare o di sangue”.
“Io ho ricevuto il mio trapianto nel 2007 e il fatto che io oggi sia ancora qui a raccontarlo vuol dire che il trapianto funziona. Io sono qui anche grazie a qualcuno che mi ha donato il suo midollo osseo”, conclude Susanna.
Il lavoro di Admo non finisce: “Per chi volesse conoscere i nostri progetti, le nostre attività e chi volesse ricevere a casa il nostro kit per il tampone salivare può collegarsi al sito Admo.it. Vi aspettiamo numerosi”, conclude Fusco.
“Attraverso un prelievo di saliva possiamo garantire a un malato di leucemia o di altre malattie del sangue la possibilità di guarire attraverso un trapianto di midollo osseo: questo gesto non comporta nessun tipo di rischio, dolore o pericolo, ma allo stesso tempo da una grande speranza di guarire a chi soffre di queste malattie importanti”.
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