Divieto di fumo a Milano, dal 1 gennaio norme ancora più stringenti per chi ha il vizio del fumo, Il Presidente Lilt Piacenza:”Smettere di fumare e cambiare stili di vita”- AUDIO

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Divieto di fumo a Milano, dal 1 gennaio scorso non si potrà più accendere una sigaretta se le persone più vicine si trovano a meno di 10 metri di distanza. Questo il secondo step previsto dal Piano Aria e Clima approvato nel 2020 dal Consiglio Comunale ed entrato in vigore l’anno successivo con le prime aree off limits per i fumatori, come parchi, impianti sportivi e cimiteri.

E’ fatta eccezione per le sigarette elettroniche, da oggi il divieto di fumo è esteso “a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico incluse le aree stradali”, con l’eccezione di “luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza prescritta”. Secondo i dati dell’Arpa Lombardia, il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili e il Piano Aria e Clima si propone di ridurre del 45% il livello di CO2 entro il 2030, anche grazie a nuovi divieti sulla circolazione che entreranno in vigore nei prossimi anni.  Abbiamo parlato di questa scelta del Municipio Meneghino con il Presidente della Lilt di Piacenza.

Divieto di fumo a Milano, le perticelle sottili

Le particelle sottili sono quelle che hanno un diametro aerodinamico – illustra il Presidente di Lilt Piacenza Franco Pugliese – significa che possono penetrare all’interno del polmone profondo, cioè delle vie respiratorie più intime delle persone e depositarsi all’interno degli alveoli, da qui essere assorbite all’interno dell’organismo”.

Intervista con il Presidente Lilt Piacenza Franco Pugliese

La pericolosità

Le polveri sottili sono quindi estremamente pericolose e nocive perché sono, come si dice, respirabili. Sono respirabili non solo da chi fuma ma anche da chi è vicino perché essendo così piccole, sono anche molto leggere”.

Il Fattore di rischio

Siccome è un fattore di rischio evitabile dal comportamento di ciascuno e i fumatori sono tanti e distribuiti a caso nell’ambito del territorio, è ovvio che questo è un provvedimento che tende a tutelare tutti, soprattutto i più deboli, gli anziani e i bambini, che ovviamente sono i meno difesi nei confronti di questo inquinamento volutuario, cioè dovuto al piacere di qualcuno rispetto al dispiacere di altri”.

Divieto di fumo a Milano, un provvedimento sproporzionato

Quello che si avverte immediatamente da parte delle persone comuni è una sorta di sproporzione tra l’entità del divieto e il beneficio percepito, la domanda che sorge spontanea: “Come posso io, con la mia rinuncia, con il mio comportamento, contribuire a qualcosa che è enormemente più grande di me? Non chiediamoci cosa l’inquinamento può fare su di me, ma che cosa posso fare io per diminuire l’inquinamento e tutte quelle pratiche positive che possono contribuire a questo e fanno bene a me, agli altri e quindi alla comunità”.

La pericolosità del fumo

Il fumo è un killer terribile perché non se ne ha l’esatta percezione perché non dà immediatamente dei danni come invece accade in altri eventi come negli incidenti stradali. Il fumo ha dentro 4.000 sostanze nocive tra cui molte cancerogene, per essere più precisi, ma non è solo il cancro che pure è temibilissimo perché ha un indice di guarigione un po’ meno drammatico rispetto agli anni passati, ma per esempio per il decadimento sul sistema cardiovascolare, la prima causa di mortalità, sulle insufficienze polmonari, per esempio la scarsa riproduzione che hanno gli esseri umani, siamo in una crisi demografica terribile”.

Divieto di fumo a Milano, sistemi di vita sani

Il provvedimento ha però un punto debole, dobbiamo investire molto nella comuniccazione cioè quello che bisognerebbe davvero investire molto nella comunicazione. Io penso che la gente per adottare comportamenti virtuosi in buona parte debba essere convinta, deve avere una buona ragione per farlo. Ovviamente questo schiaffo dato ai comportamenti speriamoo che serva per crearsi queste buone ragioni.

Spero che adesso inizi anche una campagna informativa sul fumo. Noi come Lilt cercheremo di farlo e di dare a tutti il supporto per cercare di smettere, che forse è la strada migliore, insieme all’adozione di altri stili di vita positivi, camminare, nutrirsi meglio, dormire in modo appropriato. Ecco, questo è il segreto di una buona vita che io auguro a tutti all’inizio del 2025”.

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