Discussione bilancio, al centro la carenza d’organico in Comune: “Necessario contrastare le uscite”. Centrodestra: “Ok, ma 110 nuovi dipendenti sono troppi” – AUDIO

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Riprende a palazzo Mercanti la discussione in merito al Bilancio di previsione 2023, discussione che porterà nel corso delle prossime sedute alla votazione. Ieri in consiglio comunale è stata la volta degli emendamenti alla legge di Bilancio, ne sono stati presentati 500 che dovranno essere vagliati dalla giunta. Intanto, come detto, è proseguita la discussione. Ricapitolando le scorse “puntate”, la giunta ha presentato un Bilancio di previsione studiato per aumentare le entrate nelle casse comunali. In particolare, il fulcro di questa manovra è l’aumento dell’addizionale Irpef. Ma perché è necessario aumentare le entrate nelle casse comunali? La giunta risponde su due fronti differenti: da una parte crisi energetica e inflazione hanno fatto impennare i costi.

Dall’altra la macchina comunale è praticamente inceppata, impantanata. Quando si parla di macchina comunale non si parla di amministrazione, ma di uffici, tecnici, funzionari, impiegati. Coloro che materialmente fanno in modo che le decisioni prese dall’amministrazione diventino pratica e si concretizzino, in poche parole. Ma questi tecnici/impiegati/funzionari sono troppo pochi. Il personale è insufficiente per trasformare la gestione politica in pratica. E così servono assunzioni, serve nuovo personale: da qui la necessità di risorse da spendere, proprio per assumere nuovo personale.

La minoranza propone due strade alternative. La prima consiste nell’aspettare: non è il momento di tartassare i piacentini con nuovi costi e nuove spese, inoltre l’incremento del personale si può effettuare anche l’anno prossimo. Secondo l’amministrazione non è così. Massimo Trespidi ha proposto di usare il tesoretto da 11,5 milioni di euro lasciato in eredità dalla giunta Barbieri. Ma l’assessore al Bilancio, Marco Perini, ha spiegato che per motivi tecnici non si può: il tesoretto (in termini tecnici “avanzo di Bilancio”) si può usare solo per determinate tipologie di spesa e l’assunzione di personale non rientra tra queste.

E così, non a caso, nell’ultima seduta di ieri il dibattito sii è spostato soprattutto sul numero di assunzioni che l’amministrazione vorrebbe effettuare: 110 unità. Un numero che ha fatto girare la testa alla minoranza. Nella scorsa seduta, Patrizia Barbieri aveva proposto di aspettare, analizzare la situazione attuale prima di intervenire, per fare assunzioni mirate. Discorso ripreso dalla collega di partito Federica Sgorbati.

“Avete aumentato l’Irpef, avete aumentato la tassa di soggiorno, le tariffe degli impianti sportivi comunali. Siamo partiti da 70 e oggi siamo arrivati a 110, mi sembrano numeri un po’ sparati a caso. Continuo a credere che gli uffici abbiano un carico di lavoro enorme: è giusto investire sulle persone però con questi numeri l’ufficio personale avrà grandi difficoltà a svolgere il proprio lavoro. Mi sembra un carico folle. Ho letto che non predeterminabile con esattezza l’assegnazione alle strutture. Per me questo è un errore perché prima è importante capire quali sono gli uffici in sofferenza e quindi capire fin da subito dove collocare le persone che ho assunto, conoscendo in questo modo anche il numero delle persone da assumere”.

Rimostranze alle quali ha risposto il vicesindaco e assessore al Bilancio, Marco Perini: “Troppo personale? Io penso che il problema non esisterà perché i flussi in entrata sono compensati dai flussi in uscita”.

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