
«Questa riforma rappresenta un passo avanti concreto per l’inclusione e la mobilità delle persone con disabilità, superando frammentazioni normative e garantendo un accesso equo ai diritti fondamentali in tutta l’Unione Europea. L’Italia, recependo questa norma, conferma il suo impegno per una società più giusta, accessibile e inclusiva. E come era nel programma di governo e nei suoi obiettivi, il nostro Paese si pone come modello nell’applicazione di politiche europee di tutela e valorizzazione delle persone con disabilità».
L’emendamento
Lo afferma la senatrice della Lega, Elena Murelli, dopo l’approvazione, in Senato, dell’emendamento per far recepire all’Italia la Direttiva Ue 2024/2841 che istituisce la Carta europea della disabilità e il Contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità, che avranno validità per 10 anni, abbattendo così la burocrazia per chi lo utilizza. Il decreto attuativo è stato approvato oggi da Palazzo Madama.
Un aiuto concreto
«Questo significa – ha commentato Murelli, che è capogruppo della Lega in commissione Lavoro e sanità – offrire un aiuto concreto ai cittadini europei con disabilità. La Carta e il contrassegno europeo sono strumenti essenziali per garantire pari diritti e opportunità alle persone con disabilità in tutti gli Stati membri dell’Unione. Si elimineranno le disparità normative e sarà più facile muoversi e accedere ai servizi per milioni di persone in Europa».
La senatrice ricorda anche che recependo la Direttiva si dovranno adeguare le leggi nazionali, abrogando norme superate, e definendo le regole per il rilascio, il rinnovo e l’utilizzo della Carta e del Contrassegno. «Un ruolo centrale l’avranno – conclude Murelli – il dipartimento per le Politiche a favore delle persone con disabilità e i Comuni, che saranno responsabili di garantire l’applicazione uniforme della disciplina in tutta Italia. Viene introdotta la versione digitale di entrambi i documenti per favorire un uso più semplice e immediato, soprattutto per coloro che utilizzano tecnologie assistive”.
“Questa digitalizzazione, oltre a rappresentare un passo avanti verso una maggiore efficienza, contribuirà a prevenire abusi e contraffazioni. Inoltre, si prevede che anche gli accompagnatori delle persone con disabilità possano beneficiare delle condizioni agevolate, estendendo il principio di equità e inclusione».
L’Osservatorio nazionale della disabilità avrà il compito di raccogliere dati, proporre miglioramenti e garantire il coinvolgimento delle associazioni rappresentative.
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