Disabile licenziato, Cgil: “Le aziende sfruttano il Covid per allontanare dipendenti sgraditi”.
“Siamo di fronte a un licenziamento strumentale di un lavoratore disabile. Licenziamento che arriva dopo ben 25 anni di lavoro nello stesso posto. Il motivo è legato all’utilizzo di scale antincendio che tutti i dipendenti utilizzano”.
E’ un caso che riguarda un’azienda del settore tessile della Bassa Valtrebbia che la Filctem Cgil di Piacenza ha deciso di rendere noto.
“Stiamo constatando amaramente che la crisi economica nata dalla pandemia di Covid 19 viene utilizzata in maniera strumentale per compiere ristrutturazioni aziendali o, come in questo caso, per licenziare lavoratori poco graditi”. Lo sostiene Massimo Tarenchi, segretario generale della Filctem Cgil di Piacenza.
“Il caso che riguarda questo lavoratore è una denuncia che come Filctem abbiamo il dovere di fare pubblicamente – prosegue Tarenchi – Siamo di fronte ad aziende che utilizzano tutti gli strumenti di sostegno al reddito messi in campo per fronteggiare la pandemia, ma che in realtà utilizzano questa fase per compiere ristrutturazioni arrivando addirittura ad aggirare il “blocco dei licenziamenti”. In questo caso fa ancora più male riscontrare come a farne le spese sia un lavoratore disabile; un dipendente che da 25 anni lavora in questa azienda. Dopo averlo messo in cassa integrazione per tre mesi e mezzo, lo hanno infine licenziato durante il periodo di ferie a seguito di violazioni disciplinari palesemente strumentali”.
L’assistenza legale
Il lavoratore è assistito dalla struttura sindacale della Camera del Lavoro e dall’avvocato Boris Infantino del Foro di Piacenza. Il suo licenziamento è finito di fronte al Giudice del lavoro di Piacenza. Il licenziamento sarebbe dovuto al fatto di aver utilizzato l’ascensore dopo il trasferimento all’ultimo piano dello stabile in cui lavora. Mentre un altro “richiamo” è arrivato per aver utilizzato le scale antincendio. Ricordiamo che il lavoratore ha problemi di mobilità: ha avuto una amputazione di una gamba e utilizza una protesi che gli permette una vita lavorativa assolutamente normale. “Almeno così è stato per i 25 anni di lavoro in questa azienda”, riferisce il sindacato.
“A seguire la questione – conclude Tarenchi – sarà l’avvocato della Cgil, Boris Infantino del Foro di Piacenza, ma al di là del fatto singolo, quello che registriamo è che non siamo di fronte a un caso isolato. Per questo occorre vigilare che i diritti dei lavoratori siano garantiti anche in una fase di crisi come questa. Quel che è certo, che Filctem Cgil sarà al fianco dei lavoratori vittime di queste logiche del tutto miopi e strumentali”.
“Qualora fosse accertato che il provvedimento riguarda l’utilizzo dell’ascensore e della scala antincendio, porgo la mia sincera solidarietà al dipendente. I lavoratori disabili sono una risorsa ed è importante che possano dare il massimo contributo alla comunità”. Così Francesco Rabboni Consigliere Comunale comune di Piacenza gruppo Forza Italia.
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