Direzione dei Musei civici, Papamarenghi (Forza Italia): “Dalla giunta un bando per saldare conti politici”. Fiazza: “Non si tocchi la professionalità degli uffici” – AUDIO

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Direzione dei Musei civici. Archiviata la discussione e la conseguente approvazione del bilancio di previsione, il consiglio comunale può tornare “alla normalità”. I toni però restano piuttosto elevati con la minoranza (nella persona di Jonathan Papamarenghi) che attacca l’amministrazione su un fronte, il bando per la nomina del nuovo direttore dei Musei Civici. E lo fa con accuse non proprio leggerissime.

La ricostruzione di Papamarenghi

Con Antonella Gigli che ha raggiunto la meritata pensione, la giunta deve pensare al nuovo direttore dei Musei Civici. E questa nomina non può che passare attraverso un bando. Bando che però, secondo Jonathan Papamarenghi di Forza Italia, nasconde qualche punto controverso. Per riassumere, secondo Papamarenghi, il bando parrebbe essere stato elaborato ad hoc per facilitare la nomina di Fabio Obertelli. Obertelli si è candidato alle ultime elezioni tra le fila di Katia Tarasconi, nella lista civica Piacenza Oltre. Papamarenghi ha recuperato un articolo di alcuni mesi fa, pubblicato da Ilmiogiornale.net, in cui si riportava la delusione della civica per non aver ottenuto alcun assessore.

In particolare, Obertelli sembrava essere indirizzato proprio all’assessorato alla Cultura, incarico poi affidato a Christian Fiazza. Un cambio di rotta che avrebbe creato non poco malcontento. Partendo da elementi del bando (come la laurea richiesta, pubblicazioni, esperienze pregresse) il consigliere di Forza Italia accusa la giunta di aver preparato il bando proprio su misura di Obertelli: “In questo modo il malcontento è stato messo a tacere con delle promesse. Pare proprio che la giunta abbia voluto saldare un conto politico”, commenta Papamarenghi.

Direzione dei Musei civici, le anomalie nella pratica

“Il piano delle assunzioni del Comune prevedeva per i Musei Civici un conservatore, una figura altamente scientifica. Questa prerogativa è stata depennata e la giunta ha scelto di andare verso una selezione pubblica. Ricorrere a una selezione pubblica viene permesso agli enti comunali nel momento in cui all’interno dell’amministrazione non vi siano professionalità interne adeguate libere e disponibili. Ma nel caso del comune di Piacenza le figure adeguate ci sarebbero eccome. Dire, come si legge negli atti stilati dal segretario generale per giustificare la selezione pubblica, che non ce ne sono significa dire una cosa che non è vera. Sinonimo di non “non vero” è “falso” e parlando di un atto pubblico si potrebbe pensare a un ‘falso in atto pubblico”.

Direzione dei Musei civici, la risposta di Christian Fiazza

A Papamarenghi risponde l’assessore alla Cultura, Christian Fiazza. “Che senso ha continuare ad alimentare la cultura del sospetto? Alcune parole non solo fanno male ma sono parole che ci lasciano l’amaro in bocca. Una sola cosa ho chiesto nella redazione di questo bando: che nella formazione del profilo fosse chiesto consiglio al dirigente uscente la quale ovviamente sa bene quali sono le competenze che servono per portare avanti i Musei Civici. Poi per il resto io non me ne sono occupato perché sono gli uffici e i funzionari che si occupano dei bandi: si può dire che Fiazza lavori male, non ci sono problemi perché sono una figura politica, ma non si tocchi la professionalità dei funzionari. Noi abbiamo la coscienza pulita, cristallina: evitiamo processi alle intenzioni”.

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