Un sabato tutto dedicato all’arte e agli outsider, tra storia e presente. L’Azienda Usl di Piacenza, in collaborazione con Asp Città di Piacenza, l’associazione Fuoriserie, Casa dell’Art Brut, Atelier Diblu, Casa Clizia e Manicomics Teatro organizza una tavola rotonda e una mostra. Al centro degli eventi c’è l’Outsider Art, “un viaggio – come la definisce lo psichiatra e docente Giorgio Bedoni – dentro storie e linguaggi”. L’appuntamento è per sabato 18 settembre, nell’Open Space 360° Manicomics, in via Scalabrini 19, a Piacenza.
La mostra “Volti” rimarrà aperta anche domenica 19 settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Nel chiostro dell’esposizione sarà allestita un’installazione che racconta il progetto di incisione realizzato nel Centro diurno di Castel San Giovanni e di Fiorenzuola del dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Piacenza.
Sarà proprio il professor Bedoni, che insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera, a introdurre i lavori della tavola rotonda, alle ore 10. Segue un intervento dell’arteterapeuta Veronica Cavalloni, che racconterà l’esperienza del dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Piacenza e dell’associazione Fuoriserie.
A Casteggio, invece, è attiva la Casa dell’Art Brut, un centro di documentazione, ricerca ed esposizione di Art Brut e Outsider Art: ne riferirà la storica dell’arte Marta Rudoni.
Altro luogo di esperienze italiane è l’Atelier Diblu di Melegnano, la cui attività sarà illustrata dall’architetto e artista terapista Simona Olivieri.
La tavola rotonda di sabato mattina prosegue con Matteo Schianchi, dottore di ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e ricercatore in didattica e pedagogia speciale all’Università degli Studi di Milano Bicocca, che interviene sul tema dell’arte, tra diversità e differenza.
Modera Allegra Spernanzoni, presidente dell’associazione Casa Clizia APS, per la cura reciproca attraverso l’arte.
Nel corso della mattinata sarà presentata una breve performance degli ospiti della residenza e Manicomics Teatro.
Sabato 18 e domenica 19 settembre, dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, nell’Open Space 360° Manicomics, in via Scalabrini 19, sarà possibile visitare la mostra “Volti”.
L’esposizione è curata da Veronica Cavalloni, Simona Olivieri e Marta Rudoni.
Sono in mostra opere di Massimo Mano (Casa dell’Art Brut); Rosangela Anelli, Andrea Bolzoni, Stefano Codega e Stefano Zangiacomi (Diblu Arte); Alessandro Albertini, Massimo Castellani e Luciano Toffano (Associazione Fuoriserie).
Nel chiostro dell’Open Space 360° Manicomics sarà possibile visitare, in entrambe le giornate, un’installazione che racconta il progetto di incisione realizzato nel Centro diurno di Castel San Giovanni e di Fiorenzuola del dipartimento di Salute mentale dell’Ausl di Piacenza.
Il percorso, che coinvolge circa una ventina di persone, ha una forte valenza terapeutica e riabilitativa. “Gli utenti dei nostri Centri diurni psichiatrici – evidenzia il responsabile, Davide Maravita – sono pazienti di una cerca gravità clinica, che vivono spesso in condizioni di estremo isolamento sociale e relazionale, determinato dalla loro patologia. Esperienze di arte come questa, in cui è possibile favorire l’interazione con altre persone e anche con i professionisti sanitari, pur senza avere specifiche competenze artistiche, possono contribuire a sviluppare autostima e favorire gli scambi, affiancandosi alla terapia e favorendo il buon esito del riabilitazione”.
Gli oltre 400 segnalibri prodotti durante i laboratori saranno non solo esposti ma anche venduti dall’associazione Fuoriserie per finanziare le proprie attività.
Nasce nel 2008 con un progetto di “Lotta allo Stigma” nelle scuole del territorio piacentino e nel 2014 assume una connotazione artistica e creativa, ma sempre attiva nel campo della salute mentale.
Attualmente è costituita da professionisti nel campo dell’arte come decoratori e scultori, tecnici nel campo della fotografia, dell’arteterapia e della pedagogia. Alcuni dei soci hanno vissuto da vicino l’esperienza di disturbo mentale, ma grazie anche alle attività dell’Associazione, hanno potuto trovare un modo per non rimanere ancorati alla negatività del disturbo ma al contrario di superarla.
Infatti dopo anni di esperienze all’interno dei percorsi riabilitativi di arte terapia all’interno del dipartimento di Salute Mentale di Piacenza, è stato creato un gruppo di persone con la passione comune per il linguaggio artistico per avviare progetti espositivi e lavorativi.
L’associazione si caratterizza con interventi di promozione dell’Arte Irregolare, corrente artistica cui già nel 1945 Jean Dubuffet aveva conferito un primo riconoscimento classificandola con il termine “Art Brut” e che identifica la produzione di opere realizzate senza una preparazione tecnica, slegate dalle sovrastrutture accademiche e realizzate da artisti originali, autodidatti fuori dai circuiti ufficiali dell’arte.
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