Digitalizzazione dei piccoli negozi, Tarasconi: “Sostegni e strumenti ai commercianti”.
“Tenere testa alla durissima concorrenza delle grandi strutture commerciali che la fanno da padrone. Un’impresa non facile oggi. Per questo motivo sarebbe utile dare ai piccoli esercenti una marcia in più”.
Questa marcia in più per la consigliera Katia Tarasconi si chiama digitalizzazione. Con una risoluzione dello scorso 30 ottobre, all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa “si intende aiutare i commercianti a stare al passo coi tempi. Attraverso strumenti social come Facebook, Instagram e siti online che puntino a quella fidelizzazione e personalizzazione che si perde invece nelle grandi catene”.
“I negozi del piccolo commercio – ricorda la consigliera Tarasconi nella risoluzione – sono sempre stati una ricchezza dei centri storici delle nostre città. La chiusura di un negozio è in primo luogo la fine di un’attività imprenditoriale, con le relative conseguenze. Ma anche un grave impoverimento per il tessuto sociale cittadino. La Regione da molti anni interviene su questo tema. Già con la legge regionale 41 del 1997 ha previsto misure a sostegno di progetti che mirano a rendere attrattivi i centri storici e i piccoli negozi in essi insediati. Nel 2018, grazie a questa misura, sono stati realizzati 36 progetti. Con un finanziamento complessivo di 3 milioni 430mila euro per interventi di valorizzazione delle aree. Inoltre arredi urbani e progetti di promozione e marketing del territorio”.
“Tutto questo è stato di grande aiuto. Sebbene la concorrenza delle grandi catene si faccia sempre più dura e si possa appunto combattere puntando sulla qualità dei prodotti offerti. Ma anche sulla professionalità degli operatori coinvolti. Nonchè sulla loro capacità di farsi conoscere, di dialogare con la propria clientela e di offrire servizi al passo con i tempi. Per questo – aggiunge – sarebbe fondamentale aiutare i piccoli negozi a puntare sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Prevedendo incentivi per chi vuole acquistare tablet, smartphone, computer, totem e touchpoint. E per chi vuole imparare ad utilizzare i principali social media come Instagram e Facebook”.
La transizione verso la dimensione digitale
“La transizione verso una dimensione più “digitale” può essere complicata, specialmente per gli esercizi storici che hanno meno personale. Ma è un obiettivo concreto e raggiungibile. Con la mia risoluzione – osserva Katia Tarasconi – chiedo alla Regione di concertare con associazioni e Comuni le opportune modifiche necessarie ad attualizzare la legge regionale 41. E di prevedere adeguate risorse di bilancio ed efficaci incentivi per i negozianti più innovativi”.
L’atto di indirizzo sottoscritto da Tarasconi trova ulteriore impulso attraverso un distinto bando, consultabile da domani. Bando che renderà fruibili risorse Por-Fesr per gli esercizi commerciali dell’Emilia-Romagna. “Il bando – spiega la dem – offre ulteriori input attraverso il fondo europeo di sviluppo perchè consentirà ai negozi di vicinato di mettersi in gioco attraverso l’innovazione tecnologica; penso che possa essere una occasione preziosa da cogliere per i commercianti piacentini e per quelli di tutti i centri dell’Emilia-Romagna. E’ una strada che si deve inevitabilmente percorrere per offrire servizi innovativi e creare le condizioni adeguate per competere sul mercato in modo più incisivo”.
Il bando Por Fesr
Si tratta di un bando che premia il commercio al dettaglio in sede fissa. Ma anche i piccoli esercenti che si vogliono cimentare con la rivoluzione digitale. È un finanziamento che complessivamente ammonta a 3milioni di euro con stanziamenti minimi da 10mila euro fino a un massimo di 50mila (con regime de minimis). Riguarda vetrine digitali, camerini virtuali, fatturazioni elettroniche, dotazione di strumenti smart, oltre che commercio online e potenziamento dei siti per la promozione. Domande a partire dal 20 maggio all’ 11 luglio. Si rivolge alla piccola media impresa (sotto i 250 addetti) che si configura come “esercizio di vicinato” e regolarmente iscritta alla Camera di commercio. Esclusi i supermercati, ipermercati, distributori di carburante, ambulanti e commercio per corrispondenza.
“Infine, per il futuro – sottolinea in conclusione la consigliera – riformeremo la legge regionale 41 con un pacchetto di misure volte ad intervenire, tra le varie azioni, anche sul canone di affitto che incide pesantemente sul bilancio delle piccole imprese commerciali, così come ci era stato suggerito nel corso di una recente riunione fatta con gli esercenti piacentini”.
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