Uno spettacolo-gioco per vivere un’altra vita. È “Dieci modi per morire felici” di Emanuele Aldrovandi, che arriva a Piacenza pochi giorni dopo il debutto nazionale al Festival “Colpi di scena”. Una novità assoluta, quindi, per il pubblico del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2023, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza, il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione di Comune di Piacenza e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita. Appuntamento mercoledì 4 ottobre alle ore 21 al Teatro Gioia (lo spettacolo è a pubblico limitato, in caso di esubero di prenotazioni sarà replicato giovedì 5 ottobre sempre alle ore 21).
Di Emanuele Aldrovandi sono ideazione e regia, oltre alla drammaturgia firmata insieme a Jacopo Giacomoni. Protagonista in scena Luca Mammoli.
Il mondo è sì un palcoscenico sul quale recitiamo le nostre parti, ma è anche un grande gioco in cui sfidiamo il destino, mostriamo le nostre abilità, vinciamo, perdiamo, bariamo. E se potessimo ripartire dal via? Avere un’altra vita per giocare ancora il mondo?
“Dieci modi per morire felici” è uno spettacolo-gioco in cui dieci spettatori hanno la possibilità di sperimentare una nuova vita, dalla nascita alla morte, compiendo scelte che influenzano l’andamento dello spettacolo, con un solo obiettivo: morire felici.
Come fare? Sopravvivere da soli o unirsi agli altri? Scommettere e forse perdere tutto o essere parsimoniosi? Rispettare la legge o abbandonarsi all’illegalità? Affidarsi al destino – impersonato dal resto del pubblico – o al calcolo? Assecondare i propri istinti o lottare contro di essi? Un’ora di teatro per vivere un’altra vita. Un bis di esistenza tra gioco e spettacolo per riflettere insieme sulle regole che ci fanno stare al mondo e sulle possibili attribuzioni di senso alla nostra vita.
Emanuele Aldrovandi, autore, sceneggiatore, traduttore e regista, è un artista a cui il Festival “L’altra scena” di Jacopo Maj ha dato spazio in questi anni, ospitando suoi spettacoli o testi da lui scritti. Ricordiamo “Homicide House”, “Allarmi!”, “Farfalle” e “L’estinzione della razza umana”. Molti suoi testi hanno vinto premi, tra cui il Premio Riccione-Tondelli, il Premio Hystrio, il Premio Pirandello, il Premio Fersen e il Mario Fratti Award, e sono stati tradotti, messi in scena e pubblicati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, sloveno, ceco, rumeno, catalano e arabo. È fondatore e direttore artistico dell’Associazione Teatrale Autori Vivi, ha lavorato con alcuni dei più importanti teatri italiani, fra cui Teatro Elfo Puccini di Milano, ERT – Emilia Romagna Teatro Nazionale e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ha collaborato con compagnie come MaMiMò, ATIR e Chronos3 e ha partecipato a progetti internazionali, fra gli altri, con Opera di Pechino, LAC Lugano, Sala Beckett Barcellona e The Tank Theater di New York. Per il cinema ha scritto e diretto vari cortometraggi, insegna scrittura alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e tiene vari workshop in Italia e all’estero.
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