La diciottesima edizione di Musica al Lavoro, rassegna di musica e parole organizzata da Arci e Cgil di Piacenza, arriva in questo 2022 alla 18esima edizione. La rassegna ha subito le conseguenze della pandemia che ci ha colpito così duramente in modo imprevisto e brusco.
“Le motivazioni che ci hanno convinto a non interrompere e a continuare il percorso iniziato ormai quasi 20 anni fa è semplicemente l’urgenza di comunicare che, malgrado tutte le difficoltà e le fatiche, le iniziative culturali rimangono l’unico approdo verso una riflessione su quello che siamo ora, quello che siamo stati e quello che vogliamo immaginare di essere domani” commenta Luca Garlaschelli di Arci, direttore artistico della kermesse che si svolge come sempre al salone Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18).
Giovedì 17 Marzo 2022
Giornata Internazionale della Donna
“Il Lavoro di scrivere: quando a raccontare sono le Donne”
Si tratta di un incontro in cui la Presidente della casa editrice Voglino di Torino ci racconterà insieme a tre scrittrici come il lavoro dello scrivere e del raccontare assuma delle caratteristiche particolari se a farlo sono le Donne. Insieme a Cristiana Voglino Presidente dell’omonima casa editrice e anche conosciuta attrice avremo le scrittrici Tiziana Magnaguagno che presenta il romanzo “Soldati in pausa”; Elisabetta Alborghetti con “Senza mezze misure” e Brunella Lottero con “Tu gli anni e le torte” .
Stefano Corradi al clarinetto e Gianpietro Marazza alla fisarmonica accompagneranno musicalmente questo appuntamento.
Giovedì 7 aprile 2022 ore 21:30
STATALE 17
Nel segno di Faber, concerto tributo a De André
Sul palco il duo acustico Statale 17, formato da Nicola Gallo, chitarra e voce, e Sara Generali, flauto e voce.
Il duo, attivo da quasi 15 anni, propone un personalissimo concerto/tributo dedicato al grande Fabrizio De Andrè.
Un viaggio musicale basato sulla particolarità degli interventi flautistici e sull’incastro perfetto delle parti strumentali e vocali, per un percorso emozionante nella musica di Fabrizio De Andrè.
Ogni brano ha una storia particolare che porta con sè differenze musicali e poetiche che Nicola e Sara interpretano e rendono omaggio al grande Fabrizio De Andrè.
Giovedì 21 Aprile 2022
per la Festa della Liberazione
Venti5 d’Aprile. Musica per la festa della Liberazione
Barabàn – CONCERTO PER IL 25 APRILE
Uno spettacolo moderno e di straordinaria efficacia. Un vera e propria lezione di storia in musica che racconta – attraverso canzoni e melodie di rara bellezza, appassionate testimonianze e immagini di grande forza evocativa – cosa è stata la Resistenza.
Canti come Fischia il vento, Pietà l’è morta, Sotto a chi tucca, Oltre il ponte, si intrecciano ai racconti di un superstite di Cefalonia, alle parole di donne e uomini che hanno visto e vissuto.
Intenso il momento dedicato al dramma ebraico, con i musicisti che eseguono una melodia yiddish mentre sullo schermo scorrono le immagini della sinagoga di Berlino in fiamme.
Poi la narrazione si fa incalzante, vibrante. Le musiche prendono vigore. Si ascoltano testimonianze di partigiani e staffette, passano filmati dei “ribelli” in bianco e nero su arie della Resistenza suonate da una suggestiva orchestra di ocarine improvvisata da Barabàn.
Finalmente un suono di campane a festa annuncia il 25 Aprile. Sullo schermo scorrono le immagini dei camion partigiani che entrano a Milano tra ali di folla che applaude. Si canta Bella ciao. E’ festa. E’ la Liberazione.
Vincenzo Caglioti: organetto diatonico, voce
Aurelio Citelli: voce solista, tastiere, bouzouky
Giuliano Grasso: violino, ocarina, voce
Alberto Rovelli: contrabbasso
Jacopo Soler: flauto, sax, voce
Testimoni (in video)Luchino dal Verme “Maino” – Giorgio Strehler – Leo Valiani – Ando Gilardi – Antonietta Romano Bramo – Agide Sassi – Libero Traversa
Giovedì 24 Novembre 2022
Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne
OrCheStrana – Come un pozzo vuoto
jazz e teatro per le vittime di violenza
da un’idea diFrancesco Panaro
testo Giacomo Carbone
musiche e “conduction” OrCheStrana Nicola Pisani
interpreti Giancarlo Fares e Sara Valerio
OrCheStrana – Come un pozzo vuoto – jazz e teatro per le vittime di violenza – è un dramma musicale sperimentale, ideato e prodotto dalla cooperativa Atlantide, che nasce dalla ricerca dell’integrazione tra linguaggi artistici diversi e dalla valorizzazione dell’improvvisazione come metodo e messaggio di libertà creativa, tipico del jazz. Una produzione che mette in scena un testo teatrale, dal titolo “Come un pozzo vuoto”, di Giacomo Carbone – vincitore del Premio Flajano nel 1998 col testo “Regine”, messo in scena da Giorgio Albertazzi – che affronta una storia di violenza sessuale tra un padre e una figlia, e le musiche originali di Nicola Pisani, compositore, docente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, che crea la musica e contemporaneamente, mediante la conduction, dirige OrCheStrana – Orchestra di Musica Improvvisata.
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