Poliziotti aggrediti da un detenuto di origine straniera, il quale era giunto a Piacenza la settimana da un altro istituto. Lo comunica il sindacato FP/CGIL Regionale Polizia Penitenziaria.
In particolare, il soggetto era stato allontanato nel 2019 da Piacenza per aver aggredito un’appartenente al ruolo degli Ispettori.
Il detenuto in questione, scarcerato poi successivamente tratto nuovamente in arresto nel 2020, è stato riassegnato all’istituto piacentino la settimana scorsa. Oggi si è reso responsabile di un grave evento critico presso la locale infermeria.
“Nello specifico il detenuto è stato colto da uno stato d’ira, poiché, per quanto ci è dato sapere, la medicina penitenziaria visto il piano terapeutico del detenuto pare che gli avrebbe diminuito progressivamente la terapia farmacologica che lo stesso assumeva nell’istituto di provenienza”, commenta il sindacato.
L’autore della violenza ha divelto gli armadietti collocati nel corridoio dell’area sanitaria, riversando sul pavimento il contenuto degli stessi. Di conseguenza il personale è intervenuto inizialmente per persuadere l’autore a porre fine a quel comportamento. Ma visto lo stato d’ira che persisteva, al fine di tutelare sia l’incolumità del personale sanitario che l’ordine e la sicurezza dell’Istituto, è intervenuto cercando di bloccare il recluso.
Per tutta risposta, il soggetto ha reagito cercando di aggredire il personale. Uno degli agenti è dovuto ricorrere al locale pronto soccorso, riportando la rottura del legamento del dito, per cui dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico.
A tal riguardo, la FP Cgil ha già avuto modo di esprimere osservazioni critiche circa la ri-assegnazione di detenuti che in passato sono stati allontanati dagli Istituti per ordine e sicurezza. Non è sostenibile la tesi che poiché trattasi di una nuova carcerazione sono venuti meno gli elementi che ne avevano legittimato l’allontanamento.
Questa scelta che adotta dal Provveditorato a parere della Fp/CGIL è discutibile per la gestione dei detenuti facinorosi. Ciò ne determina un elevato fattore di rischio per l’incolumità personale e professionale dei Poliziotti. E’ di tutta evidenza che, prima di assegnare i detenuti negli Istituti non si può non tenere conto degli elementi di contesto rilevabili dall’anamnesi penitenziaria dei detenuti. Anamnesi che la FP/CGIL definisce “cautela penitenziaria”.
Si esprime la più sentita solidarietà ai Poliziotti aggrediti e, soprattutto, a chi ha riportato gravi lesioni, in merito a quanto accaduto, la FP/CGIL Regionale ha trasmesso una nota al Provveditorato.
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