Al TTG di Rimini era presente anche Destinazione Turistica Emilia; pronta a estendere la sfida di Parma Capitale della Cultura 2020 al territorio che promuove come un sistema organizzato; completato dalle province di Piacenza e Reggio Emilia. In previsione di un’occasione che si allarga quindi fino a diventare Emilia2020, l’ente che ha esteso a tutto il territorio il concetto de “La cultura batte il tempo”.
Un claim in grado di sintetizzare lo stile di vita slow di un’area intera; ma anche di introdurre il tema portante della nuova brochure “20 Ragioni per visitare Emilia nel 2020”; ideata e distribuita nella doppia versione italiana e inglese. La pubblicazione è un assaggio delle offerte presenti sul sito www.visitemilia.com; raccoglie proposte di soggiorno studiate allo scopo di vivere il cuore della destinazione in un anno che vedrà susseguirsi 85 mostre, 70 performance teatrali; ma anche 160 concerti, 25 festival di arte e cultura e 170 rassegne e dibattiti. Nel caleidoscopio di ragioni per lasciarsi incantare dal dialogo tra cielo, terra e memoria, c’è anche lo spazio per l’invito a trovarne di nuove e personali.
Dopo l’inaugurazione della Rete di Prodotto “Emilia Food & Wine Experience” – pensata per integrare l’intera offerta enogastronomica dei territori dell’Emilia, mettendo in connessione operatori turistici, agroalimentari, vinicoli e non solo – altra novità è la creazione della Rete “Emilia Cultura e Castelli Experience”, articolato sistema che intreccia le proposte degli oltre 13 borghi di interesse storico e artistico, innumerevoli città d’arte, 50 castelli e rocche disseminati tra le colline e gli Appennini, 51 teatri, fondazioni e altre strutture del settore. Per info: Destinazione Turistica Emilia
E-mail: info@visitemilia.com
Sito web: www.visitemilia.com
I numeri del 2018
L’analisi del Servizio Statistica della Regione Emilia Romagna sulle “Dinamiche turistiche nella Destinazione Emilia 2018” rileva un aumento del 6,8% degli arrivi e del 4,2% di presenze nel 2018. Le crescita del turismo estero è certificata da un +11,1% di arrivi e da un incremento anche sul fronte delle presenze, che salgono del 7,2% rispetto al passato. Il turismo degli stranieri rappresenta il 32% degli arrivi e il 29% delle presenze totali. Su questo mercato si investirà anche attraverso interventi rispetto alla qualità dell’accoglienza e all’offerta di nuove opportunità per gli ospiti di provenienza estera. È poi significativo il dato sull’andamento stagionale: i mesi nei quali gli arrivi superano le 100mila unità nell’alberghiero vanno da marzo a ottobre, con picchi verso fine anno. Queste cifre suggeriscono l’opportunità di ideare iniziative capaci di attrarre anche in altri periodi, da aggiungere alle azioni di promozione degli eventi natalizi e di Capodanno.
Coinvolti 115 comuni
Oltre alle 3 città capoluogo, Destinazione Turistica Emilia coinvolge infatti 115 comuni, per oltre 1.100.000 abitanti. A leggerla come un puro dato numerico, la cifra fa pensare alla popolazione di una metropoli. Ma quale metropoli di discrete dimensioni potrebbe vantare complessivamente:
142 musei – dei quali, oltre agli 8 Musei del Cibo, 57 a Parma, 51 a Piacenza e 26 a Reggio Emilia;
51 teatri, tra storici e contemporanei, dei quali 15 a Parma, 12 a Piacenza e ben 23 a Reggio Emilia;
1 Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano riserva Mab Unesco, gli 11 Parchi del Ducato – di cui 5 parchi regionali, 1 parco provinciale, 5 riserve – e 8 tra aree naturalistiche, oasi e riserve nella provincia di Reggio Emilia;
161 km di Fiume Po sui 652 km totali del suo corso, dei quali 96 a Piacenza, 47 a Parma e 18 a Reggio Emilia;
Oltre 15 prodotti tipici tradizionali riconosciuti col marchio dop, igp o altre certificazioni importanti.
Alla voce caseifici, 167 a Parma e 99 a Reggio Emilia per il Parmigiano Reggiano e 20 a Piacenza per il Grana Padano;
Alla voce salumifici, 132 dedicati al Prosciutto di Parma, 13 specializzati nella produzione di Salumi Dop piacentini e 14 al Salame Felino, 23 per il Culatello di Zibello e 14 inseriti nel Consorzio del Culatello e degli Antichi Produttori del Culatello e della Spalla Cruda.
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