È un primo derby di Serie B senza pubblico e senza tifo, ma comunque vibrante, acceso e valido. Fiorenzuola si batte con cuore e ritmo, mentre la Bakery va con un’intermittenza che le basta per segnare 82 punti e subirne solo 60. Vico spiega basket a tutti quanti, ma i Bees danno perfettamente l’idea di chi ha il fuoco sacro per combattere contro il mondo pur di raggiungere la salvezza. La partita gira nel secondo periodo (4-17 parziale biancorosso) e da lì non cambia mai strada. I padroni di casa ci provano, vincono il terzo quarto, ma chiudono con un -22 che non fa pienamente onore alla prestazione. La Bakery vince la seconda di Supercoppa ed aspetta Vigevano per passare il turno. Fiorenzuola chiude 0 su 3 ma raccoglie segnali preziosi per l’inizio della stagione.
La cronaca
È un bel ritmo quello che si vede al PalaMagni nei primi tre minuti partita. Fiorenzuola cavalca l’onda lunga della terza partita in 21 giorni, mentre la Bakery mette in campo tutta la voglia repressa del doppio rinvio contro Vigevano. Sta di fatto che le due squadre iniziano a darsele forte con triple e segnature a centro area. Il sentore è quello di una Fiorenzuola brava a correre e far sentire il corpo, con i biancorossi abilissimi a fare l’esatto opposto: ragionare, giocare a metà campo ed eseguire i voleri di Federico Campanella.
Ne esce un botta a risposta (11-11) con Bracci (3) e Ricci (4) perfettamente a loro agio. Poi si mette al lavoro Vico e, nonostante lo scorrere degli anni, davanti ai professori ci si mette sempre in osservante silenzio. Il veterano ne mette 7 e piazza il +4 a tabellone che i suoi compagni portano fino al termine del primo periodo.
Con l’inizio del secondo quarto, e conseguente girandola di cambi, qualcosa cambia. Fiorenzuola, complice la scavigliata di Bracci (niente di grave) ed i tre falli di Galli (l’ultimo dei tre quantomeno bizzarro), perde via via il link con la partita mentre la Bakery, al contrario, ne trova a piacimento. All’orizzonte si vede chiaramente il leitmotiv della partita: la confusione ordinata dei Bees sembra perdere potere di fronte ad una Bakery forte in difesa e paziente in attacco. A parte Czumbel, Campanella ottiene punti da tutti i suoi ragazzi, mentre Fiorenzuola fa a pugni con un 18% dal campo che ammazza tutte le velleità. La partita è brutta (8 pts totali dal 10’ al 15’), ma la forbice si allarga. Dal +6 al +10, fino al +17 che chiude il secondo parziale. I Bees segnano solo 4 punti in tutti i 600 secondi e la Bakery, offensivamente tutt’altro che esplosiva, passeggia sul 19-36.
Secondo tempo
La ripartenza di Fiorenzuola sembra quella di un roster che ha letto la parte finale di quello scritto sopra e l’ha preso come stimolo. I Bees si rilanciano a tutto gas e mettono in seria difficoltà Piacenza. Livelli va più veloce di tutti e Bracci – in linea con il Giro d’Italia – si mette a ruota: in un amen i ragazzi di Galetti tornano a -12. I gialloblu tornano a credere nello scherzetto e Campanella, leggermente preoccupato, chiede una pausa. Il condottiero biancorosso prova a svegliare Udom e le altezze del numero 27, quasi sempre inscalfibili, riportano il +15 a tabellone (40-55).
Negli ultimi 10’ c’è ancora spazio per il racconto di questo primo derby tra Fiorenzuola e Piacenza, ma non per il punteggio. Sacchettini, Perin, Livelli e Ricci ne approfittano per arrotondare il loro score, facendo leva sul calo di tensione difensivo delle due formazioni, ma i titoli di coda scorrono inevitabili. Il finale dice 18 punti per Vico, migliore della Bakery, e 19 per Livelli, migliore del match.
Fiorenzuola Bees 60 – 82 Bakery Piacenza (15-19; 19-36; 40-55)
Fiorenzuola: Galli 3, Fallegara, Livelli 19, Brighi 1, Zucchi, Maggiotto NE, Fowler 6, Rigoni M, Ricci 12, Botteghi 6, Bracci 13. All Galetti
Bakery: Vico 18, Planezio 6, Perin 11, Birindelli 7, Pedroni 2, Sacchettini 16, De Zardo 7, Udom 15, Czumbel, Guerra, El Agbani. All. Campanella
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