Delitto Damia. «Una vittoria del buonsenso, della giustizia e della legalità. L’applicazione della legge voluta dalla Lega, e approvata in aprile, pone un confine netto a chi si macchia di reati gravissimi. Reati che comportano l’ergastolo; l’impossibilità di accedere al rito abbreviato e, quindi, niente sconti di pena per chi commette un omicidio».
Lo affermano i parlamentari della Lega, la deputata Elena Murelli e il senatore Pietro Pisani. I parlamentari si congratulano con le Forze dell’ordine per l’arresto del marito, in fuga con i figli. Il marito ora è accusato di omicidio volontario aggravato nei confronti della moglie.
«Purtroppo – sottolineano – questa legge non ha salvato la vita alla povera Damia, accoltellata a morte a Borgonovo l’8 maggio. Né ha evitato ai suoi bambini uno choc terribile. Ai bambini, e ai loro familiari, va il nostro pensiero. La legge, invece, vuole avvertire che – fatto salvo il percorso di riabilitazione per chi sbaglia – chi uccide con ferocia non avrà diritto a pene scontate. Un intervento pensato in particolare per tutelare tutte quelle donne vittime di violenza i cui carnefici, troppo spesso, se la cavano con qualche anno di carcere e tanti benefici».
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