“È ora che in via Roma e zone limitrofe si prendano provvedimenti seri di contrasto al crescente e ormai radicato degrado”. Commenta così Pietro Pavesi, responsabile provinciale di CasaPound, l’arresto del 25enne senegalese. L’uomo colto sul fatto mentre stava spacciando hascisc ad un ragazzino 16enne in via Torricella nella giornata del 3 aprile.
“Il caso è emblematico. Oltre che per la grave problematica del consumo di droghe tra i giovani, anche per il fatto che questo accada tranquillamente in orari diurni e alla luce del sole. Inoltre che gli spacciatori siano per la stragrande maggioranza di origine straniera e tendenzialmente già con decreti di espulsione non rispettati. Oppure con precedenti, come, appunto, in questo caso in cui sulla fedina penale del senegalese si potevano annoverare denunce per rissa, furto e spaccio”.
“La situazione – ribadisce Pavesi – deve essere normalizzata. Comune e istituzioni devono smetterla di latitare sui problemi veri della città prestandosi a questioni di scarso interesse. Come il tanto discusso «bollino anti-totalitario» proposto da una minoranza Pd assolutamente scollegata dalla realtà. Le istituzioni devono mettersi in gioco realmente per difendere i cittadini di Piacenza che non possono e non vogliono più accettare una crescente situazione di criminalità e degrado, endemica in certe zone della città”.
“CasaPound – conclude Pavesi – è presente nel quartiere Roma, lo è da anni ormai. Abbiamo organizzato pulizie di zone degradate, passeggiate per la sicurezza e presidi in cui abbiamo denunciato l’immigrazione clandestina e la criminalità che ne consegue e, soprattutto, continueremo a schierarci, scendendo in strada e mettendoci la faccia, a fianco dei cittadini onesti che abitano il quartiere e che non vogliono che la zona si arrenda alla feccia”.
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