Defibrillatori obbligatori nei luoghi pubblici, è legge: “Un traguardo di civiltà”

Defibrillatore a Marzonago
Defibrillatore Progetto Vita

“Raggiungiamo un traguardo di civilità”. Così Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa ed esponente di Forza Italia, commenta il sì del Senato alla legge che consentirà di dislocare i defibrillatori in tutte le città: “Ogni anno muoiono sessantamila persone per arresti cardiaci – ha spiegato – nel 70% dei casi c’è una persona vicino che può soccorrere queste persone”.

Una conquista che arriva nel giorno in cui Daniela Aschieri riceve la nomina di cavaliere della Repubblica proprio per il suo impegno con Progetto Vita, associazione che lei stessa ha fondato insieme al professor Alessandro Capucci e che da anni si batte per rendere capillare la diffusione del defibrillatore.

Mulè poi aggiunge: “Possiamo salvare in questo modo 10-12 mila persone ogni anno – ha affermato – saranno ovunque, il defibrillatore è uno strumento semplice da utilizzare. Saranno presenti anche nei condomini, ci saranno delle agevolazioni per acquistarli”.

Dopo uno stallo durato ben due anni si è arrivati dunque all’approvazione in commissione Igiene e sanità del Senato, in sede deliberante; il disegno di legge consentirà di avere defibrillatori dislocati in tutte le città, negli uffici, nelle scuole, nelle stazioni, negli aeroporti, nei porti.

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