Decreto ristori Bis – Il provvedimento interviene con ulteriori risorse destinate sia al ristoro delle attività economiche interessate che al supporto dei loro lavoratori.
Ne parla, ai microfoni di Radio Sound Piacenza 24, il commercialista di fiducia Dott. Boselli.
Dr. Gianluigi Boselli
Via Manfredi Giuseppe, 23 – 29122 Piacenza (PC)
Tel 0523 453120
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Decreto risorti Bis
Provvedimento con ulteriori risorse destinate al ristoro dei settori produttivi maggiormente colpiti
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Ristori Bis, approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce ulteriori misure di sostegno ai settori produttivi, le cui attività sono state coinvolte dalle disposizioni previste dal Dpcm del 3 novembre scorso, al fine di tutelare la salute dei cittadini in questa seconda fase dell’emergenza Covid.
Il provvedimento interviene con ulteriori risorse destinate sia al ristoro delle attività economiche interessate che al supporto dei loro lavoratori.
In particolare, il decreto prevede:
- per le zone rosse, indennizzi a fondo perduto con bonifici diretti sul conto corrente, fino al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio;
- per le zone arancioni e rosse una maggiorazione del 50% per gelaterie, bar, pasticcerie ed alberghi che si aggiunge a quanto già disposto dal primo decreto ristori arrivando al 200%;
- per alcuni settori nuovi ristori dal 50% al 200% a livello nazionale per via delle nuove restrizioni imposte dal Dpcm;
- proroga del termine di versamento del secondo acconto per ulteriori soggetti, non ricompresi nel primo decreto ristori, che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale;
- sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive;
- anche per i settori colpiti nelle zone rosse, cancellazione della rata IMU di dicembre per i proprietari e i gestori;
- anche per i settori colpiti nelle zone rosse, credito d’imposta cedibile al 60% per gli affitti commerciali dei tre mesi di ottobre, novembre e dicembre;
- congedo straordinario per i genitori in caso di chiusura delle scuole secondarie di primo grado;
- bonus baby-sitting per le regioni in zona rossa.
Indennizzi a fondo perduto
- Decreto Ristori Bis (gazzettaufficiale.it)
- Decreto Rilancio
Vedi anche
Beneficiari
Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. La platea dei beneficiari include anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato).
Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti di fatturato.
Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 25 ottobre 2020.
Presentazione delle istanze ed erogazione del contributo
I beneficiari riceveranno i contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).
Il contributo è erogato previa presentazione della domanda per quelle attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi (con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate sono definiti i termini e le modalità per la trasmissione delle istanze), mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, e comunque per un importo massimo di 150.000 euro, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Decreto risorti 1
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto Ristori, approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce ulteriori misure di sostegno ai settori produttivi, le cui attività sono state coinvolte dalle disposizioni previste dal Dpcm del 25 ottobre scorso, al fine di tutelare la salute dei cittadini in questa seconda fase dell’emergenza Covid.
Il provvedimento interviene con uno stanziamento di risorse pari a 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati sia al ristoro delle attività economiche interessate che al supporto dei loro lavoratori.
“Con il Decreto Ristori abbiamo stanziato 2,4 miliardi a fondo perduto. In pochissime ore e con un confronto serrato e costante con le associazioni di categoria più coinvolte in questa delicatissima fase, abbiamo ottenuto una misura rapida ed efficace che riguarda 460 mila attività produttive”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
In particolare, il decreto prevede:
- indennizzi a fondo perduto con bonifici diretti sul conto corrente, dal 100% al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio. Per alcuni settori specifici, quali ad esempio discoteche e sale ballo, si arriva al 400%;
- credito d’imposta cedibile al 60% per gli affitti commerciali dei tre mesi di ottobre, novembre e dicembre;
- cancellazione della rata IMU di dicembre per i proprietari e i gestori;
- sospensione del versamento dei contributi previdenziali in favore dei settori oggetto di restrizioni;
- ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione, da usufruire tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021, per cui sono a disposizione 1,6 miliardi complessivi, che si accompagnano al blocco dei licenziamenti;
- sostegni ai lavoratori stagionali e ai settori del turismo, dell’agricoltura e dello sport;
- 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.
Per maggori informazioni
- Decreto Ristori – Presentazione delle misure (pdf)
- Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (gazzettaufficiale.it)
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