“Tutte belle parole per un posto al sole, poi non fanno nulla. Nel DNA tutti i politici sono bravissimi con bla bla bla”. Con queste parole la comunità degli attivisti ambientalisti commenta la contestazione avvenuta ieri sera in piazza Cavalli durante il comizio di Michele de Pascale, candidato presidente della Regione Emilia-Romagna per il Pd.
Gli attivisti che in queste settimane si sono battuti contro il taglio degli alberi in Cittadella hanno iniziato una vera e propria contestazione, in particolare rivolta alla presente Katia Tarasconi. Si sono vissuti anche momenti di tensione, fortunatamente contenuti senza pericolose escalation.
“Chiusura di campagna elettorale dei Civici con de Pascale Presidente a Piacenza! Piazzetta piena di sostenitori, un Michele de Pascale in forma smagliante ha gestito benissimo la situazione dei ben 30 “rivoltosi”: “solo una persona in Emilia-Romagna non ha mai dato diritto di parola”, ha detto riferendosi a Mussolini. Grazie a Katia Tarasconi, Maria Rattotti, Mirco Marchesini e Manola Gruppi, alla prossima! Domenica e lunedì barrate CIVICI!”. Questo il commento del candidato Emanuele Maffi, in lista per la civica di De Pascale.
Si è tenuto presso Caffè dei Mercanti un incontro tra le candidate e i candidati civici Manola Gruppi, Emanuele Maffi, Mirco Marchesini e Maria Rattotti, in corsa nella lista Civici, con de Pascale Presidente a sostegno di Michele de Pascale per le prossime elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, in programma il 17 e 18 novembre. L’evento, moderato da Angela Fugazza, consigliera comunale della lista civica per Piacenza con Katia Tarasconi del Comune di Piacenza, ha posto al centro del dibattito il valore del civismo e la necessità di un dialogo concreto con i cittadini, capace di migliorare la qualità della vita in tutti i territori della regione.
I candidati hanno sottolineato come la loro scelta civica rappresenti un impegno diretto verso le comunità locali, mettendo da parte le dinamiche di partito per rispondere con maggiore concretezza alle esigenze dei cittadini. Manola Gruppi, Emanuele Maffi, Mirco Marchesini e Maria Rattotti hanno espresso una visione di politica vicina alle persone, aperta all’ascolto e impegnata nella risoluzione dei problemi reali, dall’ambiente alla sanità, dalla cultura alla coesione sociale.
Pur essendo una regione spesso ai vertici delle classifiche nazionali per qualità della vita e servizi, l’Emilia-Romagna può ancora migliorare. I candidati civici si sono impegnati a colmare i gap presenti, per rendere la regione sempre più vivibile e inclusiva, in tutte le sue aree, dalle città ai comuni più piccoli. Attraverso un dialogo costante e un approccio trasparente, intendono portare un cambiamento che sia tangibile nel quotidiano di tutti i cittadini.
Con le elezioni imminenti, le candidate e i candidati civici insieme a Michele de Pascale fanno appello a tutti i cittadini a partecipare attivamente, ricordando che ogni voto conta per costruire un futuro condiviso e orientato al bene comune. Il loro impegno è volto a creare un’Emilia-Romagna più aperta, innovativa e solidale, in cui la voce di ciascun cittadino possa contribuire a una politica al servizio del territorio.
Desidero esprimere la mia più sincera solidarietà ai manifestanti che hanno deciso di esprimere il proprio dissenso nei confronti dell’amministrazione Tarasconi, che si sta dimostrando debole proprio su quello che doveva essere il suo cavallo di battaglia, ossia la difesa dell’ambiente. Il diritto di manifestare, in maniera pacifica e civile, è un pilastro fondamentale della nostra democrazia e uno strumento attraverso cui i cittadini possono far sentire la propria voce, anche e soprattutto nei confronti delle istituzioni e di chi si propone di rappresentarle.
Se poi addirittura il capogruppo “coraggioso” del consiglio comunale sui social sottolinea che quanto svolto dai manifestanti sarebbe passibile di azioni legali con reclusione da 1 a 3 anni, il quadro si tinge ancora più di colori scuri. In una società democratica, è indispensabile che il confronto politico avvenga nel rispetto delle idee di tutti, senza tentativi di intimidire chi la pensa diversamente.
È inoltre doveroso sottolineare come il comportamento tenuto dal Sindaco sia stato poco consono alla importante figura che ricopre: fatto, purtroppo, già avvenuto tra l’altro in passato in diverse occasioni. Forse il Sindaco ed i vari consiglieri comunali presenti, chiamati per fare numero data la scarsa affluenza di persone all’incontro con il candidato De Pascale, hanno manifestato nervosismo per il flop dell’evento elettorale. Tuttavia, questo non può e non deve giustificare atteggiamenti di tensione o il tentativo di screditare chi esercita il proprio diritto.
Il partito democratico, di nome ma non di fatto, ancora una volta ha dimostrato di essere democratico a modo suo, ossia solo se si è d’accordo con quanto decide. Concludo sottolineando che credo fermamente che ogni forma di dissenso, se espressa nei limiti del rispetto delle leggi, vada tutelata e non perseguita. Chi ricopre incarichi pubblici dovrebbe promuovere il dialogo e non invocare l’uso della giustizia contro chi manifesta le proprie opinioni.
Esprimo dunque la mia vicinanza ai cittadini che ieri hanno scelto di far sentire la propria voce, ribadendo l’importanza di difendere i valori di libertà e pluralismo che contraddistinguono il nostro vivere democratico.
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