“I lavoratori dello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni ci hanno spiegato che in campagna elettorale nessuno dei candidati si è fatto vivo, invece è fondamentale che la politica si occupi di queste persone, del futuro produttivo del nostro territorio e del nostro Paese. Il lavoro è il centro del programma del Partito Democratico e abbiamo scelto di incontrarli e di presentare loro le nostre proposte”.
Lo affermano le candidate alla Camera dei Deputati del Pd Paola De Micheli, capolista del collegio plurinominale e Beatrice Ghetti, in corsa nel collegio uninominale, che si sono recate davanti ai tornelli dello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza) per volantinare al cambio del turno pomeridiano, ad accompagnarle il segretario provinciale del Pd Carlo Berra e altri militanti dem. Diversi lavoratori si sono fermati per chiedere informazioni sul voto.
“L’attenzione al mondo del lavoro – fanno notare – e ai cambiamenti che lo hanno investito anche la provincia di Piacenza è fondamentale nell’azione politica del nostro partito. E non solo per le proposte contenute nel programma presentato per le elezioni del 25 settembre: abbiamo deciso di andare fuori dai cancelli di una grande realtà produttiva del territorio, che ben rappresenta le trasformazioni che si sono verificate negli ultimi anni, per evidenziare anche con le azioni la svolta impressa dal Pd nell’approccio a questo tema. L’insediamento dello stabilimento Amazon a Castel San Giovanni ha portato benefici in campo occupazionale ma il sindacato in questi anni ha condotto una battaglia importante per il miglioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, una battaglia che prosegue e necessita del costante sostegno delle forze progressiste”.
“Nel nostro programma ci sono elementi importanti di novità – proseguono – rivolti ai giovani, nella lotta al precariato e per la valorizzazione dei contratti a tempo indeterminato. Siamo per l’adozione di una legge che riconosca il valore legale universale del trattamento economico dei contratti collettivi firmati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative per debellare i “contratti pirata”. Siamo a favore dell’introduzione di un salario minimo contrattuale nei settori a più alta incidenza di povertà lavorativa, con una soglia affidata alla proposta delle parti sociali. Ai giovani diciamo mai più stage gratuiti, rendendo l’apprendistato il principale strumento di ingresso nel mercato del lavoro. E ancora lotta al lavoro nero e al sommerso, proseguendo nel rafforzamento dei controlli. Inoltre vogliamo estendere a tutti gli appalti pubblici la clausola di premialità per l’occupazione giovanile e femminile e approveremo una legge per garantire equo compenso in tutti i rapporti dove il committente non è persona fisica e che preveda la sanzione in capo esclusivamente al committente”.
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