Dalla polizia penitenziaria cento uova di Pasqua per i piccoli pazienti di Pediatria

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Un triplo gesto di solidarietà degli agenti della Polizia penitenziaria della Casa circondariale di Piacenza in occasione di questa Pasqua. Il primo a favore della European Neuroblastoma Association, una onlus di genitori che sostiene la ricerca per trovare una cura per questa patologia che colpisce maggiomente i bambini tra gli 0 e 5 anni. Gli altri due per la Pediatria e le strutture di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale Santa Rita, Tracce, Barattiera, e la Residenza trattamento estensivo per i disturbi del comportamento Casa Laura.

Cento uova di Pasqua consegnate da una folta delegazione di agenti della Polizia penitenziaria, affiancati dal direttore Andrea Romeo e dal comandante Maria Teresa Filippone, accolti dal direttore generale Paola Bardasi, dal professor Giacomo Biasucci, direttore di Pediatria e neonatologia, dal responsabile Medicina penitenziaria Antonio Agosti, dai coordinatori delle quattro strutture residenziali Mara Oroboncoide e Ciro Davi con il dottor Piero Verani, coordinatore di Radio Shock – un progetto del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche – accompagnati da alcuni pazienti in rappresentanza.

“Desidero esprimere un sentito ringraziamento agli agenti della Casa Circondariale di Piacenza per la generosa donazione – ha sottolineato il direttore generale –  destinate ai nostri piccoli pazienti ricoverati in Pediatria e alle persone accolte nelle strutture di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale. È un gesto che va ben oltre il valore materiale: è un segno concreto di attenzione verso chi sta vivendo un momento di fragilità, un simbolo di speranza e un sorriso in più in giornate che, talvolta, possono essere difficili”.

Un grazie anche dal professor Biasucci che, rivolgendosi a Marco Troia e Salvatore Raineri promotori dell’iniziativa, ha sottolineato “dovete essere orgogliosi di quanto fatto e della sensibilità che voi e tutti i vostri colleghi hanno dimostrato nei confronti dei più fragili”.

Un invito raccolto anche dal direttore della Casa circondariale Romeo. “Un’iniziativa nata spontaneamente dalla sensibilità dei nostri agenti, che ha coinvolto rapidamente tutti che con grande gioia hanno partecipato alla raccolta fondi per l’acquisto e ora alla consegna. Un piccolo gesto per far sentire la propria vicinanza alla cittadinanza e soprattutto ai più piccoli. Per questo io per primo vi voglio ringraziare per la grande lezioni di generosità”.

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