Il Comune di Pordenone si prepara a celebrare il suo illustre concittadino Giovanni Antonio de’ Sacchis nel 480° anniversario della morte (il 26 ottobre prossimo verrà inaugurata nella città friulana una grande mostra dedicata al pittore).
E lo fa rinsaldando quel gemellaggio culturale con Piacenza che – preso avvio con il protocollo d’intesa tra le Amministrazioni firmato nel 2017, anche con Cremona – ha avuto la sua consacrazione con la “Salita al Pordenone” (l’evento clou della stagione culturale piacentina 2018 targato Banca di Piacenza, che ha consentito a migliaia di persone di ammirare da vicino gli affreschi della Cupola di Santa Maria di Campagna realizzati dal Pordenone, grazie al recupero dell’antico camminamento degli artisti).
A un anno di distanza dall’inaugurazione, Pordenone è tornata nella nostra città, con due comitive, a visitare la Salita: a marzo con una folta rappresentanza del Creo, Circolo ricreativo degli enti ospedalieri di Pordenone e, a giugno, con il gruppo locale della Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), quarto in Italia per numero di iscritti, guidato dal presidente Luana Casonato. Ad accompagnare i cicloturisti friulani, gli assessori del Comune di Pordenone Pietro Tropeano (Cultura) e Guglielmina Cucci (Turismo) e l’assessore al Turismo del Comune di Spilimbergo Anna Bidoli.
La delegazione friulana – accolta da padre Secondo Ballati, Superiore del Convento dei Frati minori e da Franco Marenghi, del Consiglio di amministrazione della Banca di Piacenza – ha visitato la Cupola e gli altri capolavori del de’ Sacchis in Santa Maria di Campagna e incontrato, in Basilica, il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi.
«E’ una soddisfazione verdevi in questo gioiello di chiesa – ha detto il sindaco – di proprietà del Comune, custodita dai frati francescani e valorizzata nei suoi capolavori grazie alla costante attenzione della Banca di Piacenza». Anche l’assessore Papamarenghi ha avuto parole di riconoscenza verso la Banca e padre Secondo, sottolineando l’importanza «di questi scambi culturali con la città di Pordenone». Dal canto suo l’assessore Tropeano ha ringraziato dell’ospitalità, ponendo l’accento «sull’importanza di fare rete con i territori padani, dove il Pordenone ha fatto grandi cose».
L’avv. Marenghi ha portato il saluto della Banca agli ospiti, ricordando «lo sforzo organizzativo e finanziario» compiuto dall’Istituto di credito per valorizzare il prezioso gioiello di Santa Maria di Campagna. «Un gesto d’amore verso il territorio ampiamente ripagato dalle decine e decine di migliaia di visitatori, anche dall’estero, che sono saliti in Cupola. Grazie alla disponibilità dei frati che non ci stancheremo mai di ringraziare – ha concluso l’avv. Marenghi -, la Salita offre ancora la possibilità di essere visitata con le aperture straordinarie: già ce ne sono state e altre ne seguiranno».
Terminata la visita a Santa Maria di Campagna, il gruppo Fiab Pordenone ha inforcato le biciclette in direzione di Cremona (Cattedrale e Museo del violino le tappe in programma); ultima meta Cortemaggiore, raggiunto sempre con le bici, con sosta nella chiesa dell’Annunziata.
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