“Alternativa per Piacenza è una sfida per definizione, una montagna da scalare per cambiare l’approccio di chi fa politica e di chi vota, perché non è vero che siamo tutti uguali.” così il candidato sindaco di ApP Stefano Cugini si è rivolto alla platea di commercianti nel corso del confronto con gli altri candidati organizzato da Confcommercio.
“Abbiamo detto dal principio che non facciamo promesse, ma chiediamo impegno reciproco – ha proseguito – perché saranno i cittadini i protagonisti. Per questo il mio, prima ancora che un appello a votarmi è l’invito al voto consapevole, qualunque sia il candidato preferito; si eserciti questo diritto e si scelga non per ideologia, direttive dall’alto, sentito dire o consuetudine. Informatevi sui candidati, sulle proposte, sulla loro credibilità. In campagna elettorale sono sorrisi da parte di tutti, ma per governare serve poi altro. La scelta è tra il cambiamento vero e il solito tram tram.”
Sollecitato dalle tematiche riguardanti il commercio, Cugini ha ribadito che “i negozi di vicinato hanno una valenza sociale importantissima, sono presidi positivi, la cui presenza incide anche sul tema sicurezza. Per questo guardiamo con favore alla moratoria per i centri commerciali. Ma per un rilancio vero, si deve valorizzare tutto il contesto: decoro e parcheggi, lotta alla microcriminalità. Il marketing territoriale è un tema su cui puntare molto, oltre che in città anche nel contesto delle nostre valli. Senza dimenticare che abbiamo il dovere civico di rendere più accessibile a tutti la città, che a oggi è piena di barriere architettoniche”.
Sul tema della fiscalità, in particolare sulla Tari agli esercizi commerciali, la coalizione di ApP ha una posizione ben precisa “su queste tematiche si rischia di fare demagogia – ha detto il candidato sindaco – il punto vero non è quello degli sconti, ma è rendere attrattiva la città con tutti i servizi che essa può e deve ospitare. Lavorare sugli affitti, sulla presenza di scuole, sulla rete di servizi e infrastrutture: sono questi che limitano o favoriscono le attività commerciali città. Fermo restando che la Tari va rimodulata con la tariffazione puntuale, in base al criterio tanto produco, tanto pago”.
Cultura e commercio vanno a braccetto, quindi favorendo la prima si avranno ricadute positive anche sul secondo. “Piacenza è una città d’arte talmente gelosa – ha risposto Cugini – che i tesori se li tiene nascosti. Per questo occorre pensare di agire globalmente. Il momento è proprio questo perché abbiamo a disposizione i fondi del Pnrr, ma se non creiamo una continuità, quando questa pioggia di risorse terminerà, cosa ne sarà della città? Inoltre per favorire il commercio, nel nostro programma, abbiamo inserito il contrasto all’abusivismo, servizi banali ma necessari come i bagni pubblici ben indicati, una segnaletica adeguata al turista che arriva in città e la valorizzazione degli itinerari tematici”.
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