Covid, le palestre sono in attesa di conoscere il proprio futuro. Il governo, infatti, ha deciso di dare agli esercenti una settimana di tempo per adeguare i protocolli e verificarne il rispetto.
“Per noi cambia poco perché già dal 18 maggio, momento della riapertura dopo il lockdown, rispettavamo le norme anti-contagio. Non solo, nel nostro caso è da quando abbiamo inaugurato la palestra, nel 2017, che ci affidiamo alle prenotazioni e igienizziamo gli strumenti e gli ambienti”. Lo spiega Maria Cristina Meloni, della palestra Activity Club di Piacenza.
Secondo Meloni, per una corretta igienizzazione, è importante potersi fidare degli istruttori che lavorano all’interno della struttura: “Io mi fido degli istruttori. I nostri corsi sono a numero chiuso, un massimo di dieci persone, per questo motivo l’istruttore ha maggiori possibilità di monitorare il corretto rispetto delle norme”.
“L’utilizzo della mascherina è obbligatorio durante gli spostamenti, ma quando si raggiunge la propria postazione non è necessario indossarla. Anzi, potrebbe risultare dannoso per la salute. L’importante è fare in modo che gli utenti siano in grado di rispettare le distanze”.
Ora, ai gestori di palestre come Cristina, non rimane altro che incrociare le dita. Quello che dovevano fare lo hanno fatto.
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