Il 27 maggio il corteo Piacenza Pride, Arcigay: “Bambini su un trenino arcobaleno in testa alla parata”

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Com’è noto, il Piacenza Pride si terrà per le vie di Piacenza, con partenza e arrivo ai Giardini Margherita, sabato 27 Maggio 2023. Un evento che sta già facendo discutere, non a caso Sara Soresi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha già sollevato alcuni dubbi:

I Giardini sono frequentati da tanti bambini. Spero che almeno sia tenuto adeguato contegno, onde evitare spiacevoli lamentele, evitando qualche carnevalata che a mio avviso non giocherebbe nemmeno a favore dei partecipanti“.

Ebbene, in una nota, Arcigay fa sapere che sarà una festa aperta a tutte le famiglie e che anzi, i bambini saranno proprio in prima fila.

Per i bambini e famiglie, stiamo predisponendo un trenino arcobaleno che sarà alla testa della parata, per dare modo proprio a tutti di partecipare. Su questo trenino non ci saranno bambini di prima classe e bambini di seconda classe, ma saranno tutti ugualmente importanti“.

LA NOTA DI ARCIGAY

“Sarà un evento colorato a cui tutta la comunità piacentina potrà partecipare. Cammineremo insieme per i diritti civili, per la libertà di esprimere la propria identità individuale e sessuale, contro ogni fascismo e contro le discriminazioni.

Su questi valori, che hanno sempre animato ogni Pride, abbiamo invitato tutte le istituzioni piacentine provinciali e locali e Forze dell’Ordine a partecipare alla parata ufficialmente, come accade già in tanti altri Paesi.

Le settimane prima del Piacenza Pride saranno costellate di incontri ed eventi sulle tematiche dei diritti civili, con dettagli che vi comunicheremo successivamente.

Ci saranno anche ospiti illustri e ci aspettiamo un afflusso di persone anche da fuori provincia. La parata si concluderà ai Giardini Margherita e avrà un seguito di stand gastronomici e musica, anche qui con dettagli a seguire.

Chi volesse partecipare e rendersi disponibile alla costruzione di questo importante momento per Piacenza, non ha che contattarci tramite le nostre pagine social o scrivendo a piacenza@arcigay.it.

L’ADESIONE DELLA CGIL

“Una iniziativa pubblica, colorata, aperta e inclusiva contro quelle discriminazioni che ancora oggi fanno parte delle cronache quotidiane: la Cgil di Piacenza aderisce al Pride”. Così la Cgil di Piacenza risponde alla richiesta di adesione alla manifestazione che Arcigay sta organizzando in città. “La nostra partecipazione vuole essere un segno tangibile di vicinanza ai valori per i diritti civili, le libertà sessuali, e contro le discriminazioni e ogni tipo di fascismo” si legge in una nota del sindacato.

Garantire il patrocinio da parte del Comune di Piacenza è un passo in avanti rispetto al passato delle nostre istituzioni in tema di diritti e civiltà, al contrario, non aderire raffigurerebbe come una scelta divisiva e non condivisibile. Ovviamente la Cgil vuole stigmatizzare con nettezza le minacce che sono giunte alla Consigliera comunale di Piacenza Sara Soresi, la quale aveva espresso dubbi circa lo svolgimento del Pride.

La CGIL è contraria a qualsiasi atto violento, terroristico o di prevaricazione contro chiunque, anche verso coloro  lontani dalle nostre posizioni ed ideali.

Il Pride piacentino, come descritto dal Comitato organizzatore, promette di essere una manifestazione pacifica, allegra e che ha il merito di mescolare sessualità, nazionalità e culture diverse proponendo pari diritti e uguale dignità per tutt*.

La Cgil piacentina come sempre si schiera convintamente dalla parte dell’inclusione, per la libertà di espressione e verso la parità dei diritti per affermare il senso di una città all’avanguardia contro l’intolleranza e per la rivendicazione dei diritti, come Piacenza sa e può essere.

La nostra adesione arriva con la costanza e l’impegno di un lavoro quotidiano anche nelle vertenze contro le aziende che discriminano le persone per il loro orientamento sessuale come nelle pratiche contrattuali, e ancor prima con il nostro impegno sulle unioni civili.

La CGIL come parte attiva di un movimento trasversale e composito, intende costruire percorsi collettivi che contrastino ogni forma di discriminazione per consentire un percorso di rivendicazione dei diritti civili nella società e nel mondo del lavoro del nostro Paese.

Manca ancora purtroppo una legge che contrasti i crimini d’odio, come l’omolesbobitransfobia e mancano norme che consentano il pieno riconoscimento delle figlie e dei figli omogenitoriali.

La Camera del Lavoro di Piacenza rimane in prima fila nella difesa dei diritti civili, per l’uguaglianza e le libertà delle persone e al tempo stesso si batte contro ogni forma di discriminazione presente anche attraverso l’azione del proprio Ufficio anti discriminazioni che opera all’interno della Camera del Lavoro Territoriale.

Il Responsabile Ufficio Anti discriminazioni, Bruno Carrà

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