Coronavirus, secondo alcuni ricercatori l’inquinamento atmosferico avrebbe favorito la diffusione del Covid -19. In particolari gli studiosi sono giunti a questa tesi confrontando dei dati. L’analisi riguarda i numeri delle centraline delle polveri sottili pubblicati dalle Agenzie regionali per la protezione ambientale e i casi di contagio riportati sul sito della Protezione Civile. Inoltre sono citate varie ricerche scientifiche che indicano l’inquinamento atmosferico come un vettore di trasporto e diffusione per molti contaminanti chimici e biologici. Inclusi i virus.
“E’ molto interessante questo studio di Leonardo Setti dell’Università di Bologna e Gianluigi de Gennaro dell’Università di Bari. Infatti evidenzia come le concentrazioni di polvere avrebbero dato impulso alla diffusione dell’epidemia. Questo potrebbe essere uno dei motivi del momento che stiamo vivendo. Io non voglio creare nessun allarmismo. Voglio però fare una riflessione su questi elementi che comunque nel futuro devono imporre un netto cambio di vita. E’ un’emergenza che ormai noi denunciamo da oltre 15 anni. Vanno trovate soluzioni diverse. Cambiamo, possiamo riuscirci!”
Stretta Regionale su passeggiate e bicicletta, nuova ordinanza.
Coronavirus, in Italia 475 morti in 24 ore
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