“Anche il Comune di Piacenza sta seguendo con estrema attenzione tutti gli aggiornamenti nella capillare attività di monitoraggio del nuovo Coronavirus. Il tutto d’intesa con l’Azienda Usl e il tavolo di confronto della Prefettura, “.
A sottolinearlo è il sindaco Patrizia Barbieri, che aggiunge: “Comprendo bene i dubbi e le preoccupazioni che animano tante famiglie in questo periodo; in particolare le mamme di bambini e ragazzi che frequentano le scuole. Così come chi ha genitori o parenti anziani di cui prendersi cura. Voglio rassicurare che la situazione è costantemente monitorata e seguita da tutte le istituzioni ed in particolare dall’ASL regionale e locale”.
“Fate riferimento al proprio medico di base”
“In ogni caso è necessario evitare allarmismi eccessivi e il diffondersi di notizie prive di fondamento; allarmismi che di certo non contribuiscono a rafforzare le misure di prevenzione. Pertanto è essenziale che si faccia sempre riferimento al proprio medico di base e alle informazioni scientificamente corrette. Informazioni chiare ed esaustive che il Ministero della Salute ha pubblicato sul portale dedicato e sui siti web di Regione e Azienda sanitaria”.
Il sito www.comune.piacenza.it riporta a sua volta in evidenza i link per chi volesse approfondimenti “la cui affidabilità poggia proprio sulle competenze professionali e tecniche degli specialisti. Professionisti che, in seno agli enti preposti, anche sul nostro territorio stanno lavorando in rete per garantire la massima tutela della salute pubblica”.
A disposizione dei cittadini anche il numero verde 1500 attivato dal Ministero della Salute per fornire ulteriori delucidazioni. “In situazioni complesse come questa – conclude Patrizia Barbieri – il rischio è che si propaghino informazioni che alimentano la paura, senza dare indicazioni utili per contenere o contrastare il problema”.
“Per questo rinnovo l’appello a consultare sempre le fonti istituzionali, che richiamano ai comportamenti più efficaci, nella quotidianità, per favorire la prevenzione, senza cedere il passo a psicosi e fenomeni di ansia collettiva che sono sempre dannosi e controproducenti”.
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