Indennità, sicurezza e welfare: sottoscritto il nuovo contratto provinciale dell’Edilizia

Le parti sociali hanno sottoscritto il rinnovo del contratto provinciale dell’Industria Edile di Piacenza. Lo scorso 25 giugno, presso la Cassa Edile di Piacenza, ANCE Piacenza, FILLEA-CGIL, FENEAL-UIL e FILCA-CISL hanno firmato l’accordo provinciale: un risultato atteso ormai da ottobre 2016.

La trattativa, durata mesi, ha visto contrapposte le parti in un «franco confronto dal quale è scaturito un accordo bilanciato che permette alle aziende piacentine di mantenere una contribuzione concorrenziale e servizi utili allo sviluppo ed alla crescita delle imprese e dei propri dipendenti», commenta Matteo Raffi, ex presidente ANCE, in carica all’epoca delle trattative.

«Ne è un esempio lampante la previsione di un contributo per la formazione dei lavoratori e per il loro abbigliamento: temi che riguardano tanto la crescita professionale e personale dei lavoratori quanto la migliore qualità e la sicurezza del lavoro».

L’accordo, entrato in vigore lo scorso 1° luglio, prevede per le aziende in regola e con 5 anni di anzianità di iscrizione un significativo abbassamento del contributo sull’Osservatorio cantieri: «I nostri ispettori – dichiara Pierangelo Bellini, presidente dalla Cassa Edile – fanno un attento lavoro di verifica in loco per scovare le imprese che non sono regolari con gli aspetti amministrativi, ma è anche giusto non pesare su chi da anni si è sempre mostrato ligio alle regole contrattuali».

Un argomento particolarmente caro ai sindacati invece è stato l’aumento dell’indennità mensa che sale dai 5,29 € ai 6,50 € e dall’incremento della indennità di trasferta di circa il 10%.

Altro punto portato a casa dai rappresentanti dei lavoratori è l’aggancio, per nulla scontato, dell’EVR (il premio territoriale dell’edilizia, ndr) a valori più alti di quanto non faccia il contratto nazionale. Vengono incrementate le prestazioni a favore dei lavoratori, per quanto riguarda le spese scolastiche dei figli, con l’inserimento anche delle spese universitarie e di quelle della scuola dell’obbligo (mensa e scuolabus), e l’ampliamento della platea dei possibili beneficiari del contributo sul “mutuo prima casa”.

Oltre ai vari aumenti economici delle assistenze ai lavoratori, un punto importante – sottolineano Alberto Zucconi (Fillea CGIL), Roberto Varani (Filca CISL) e Federico Schifano (Feneal UIL) – «È legato all’impegno condiviso tra Organizzazioni Sindacali e Parti Datoriali nel combattere il dumping contrattuale negli appalti per garantire le stesse condizioni di dignità a tutti i lavoratori del settore che operano nel piacentino, a partire da un giusto salario, da una formazione mirata e condivisa e, non meno importante, da un attento monitoraggio dei cantieri al fine di ridurre incidenti e infortuni sul lavoro talvolta mortali. L’accordo sottoscritto restituisce ai lavoratori miglioramenti economici di istituti contrattuali e allo stesso tempo incontra le esigenze di quelle imprese piacentine che hanno da sempre lavorato in sicurezza e in legalità».

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