Giuseppe Conte in conferenza straordinaria da Palazzo Chigi: “Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini. Io stesso lo sto sperimentando per me con la massima composizione Quindi avrei dovuto lista per tutti gli italiani capisco le famiglie i giovani che nel tempo libero Sono soliti andare nei centri commerciali frequentare i propri coetanei e riempire il bar ritrovarsi a degustare un aperitivo o per momento di socialità.
Sono abitudini che ragionevolmente con il tempo, alla luce delle nostre raccomandazioni, potranno essere modificate e adattate alle esigenze ma purtroppo tempo non ce n’è.
I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva. Così anche le persone decedute.
Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia e quando parlo dell’Italia parlo dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a queste norme più stringenti.
E’ per questo che ho deciso, d’accordo con gli altri componenti del Governo, di adottare misure ancora più forti ancora, più stringenti per riuscire a contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus e tutelare così la salute di tutti i cittadini.
9 marzo 2020 ore 22:00 – Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “Io resto a casa”
Non ci sarà più una zona rossa, non ci sarà più la zona 1 e la zona 2 della penisola; ci sarà l’Italia, un Italia zona protetta.
Fino al 3 aprile su tutto il territorio della penisola, divieto di spostamenti; a meno che non ci siano:
– circostanze di comprovate ragioni di lavoro (con autodichiarazione)
– casi di necessità
– motivi di salute
Aggiungiamo a questo provvedimento anche un divieto di assembramenti all’aperto, in locali aperti al pubblico.
Comprendiamo la voglia di socialità anche dei giovani; abbiamo visto episodi della movida, di divertimento. Non ci possiamo più permettere queste occasioni di aggregazioni che diventano occasioni di contagio.
Non è facile, sono pienamente consapevole della responsabilità e anche della gravità nell’adottare queste misure per tutta la penisola ma sono costretto a intervenire in modo ancor più deciso per proteggere tutti noi e soprattutto le persone più fragili e più vulnerabili.”
Autodichiarazione per spostamenti – LA DIRETTIVA
“Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, a questo punto in questo contesto, non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni, le gare e manifestazioni sportive. Penso al campionato di calcio quindi. Dispiace dirlo ma tutti anche tifosi devono prenderne atto. “
Poco prima in regione Emilia Romagna, Bonaccini firma una nuova ordinanza.
La misura in vigore da domani, 10 marzo, e fino al 3 aprile. E dall’11 marzo, taxisti e NCC dovranno indossare mascherina e guanti
Bologna 9 marzo ore 20.30 – L’apertura di attività di ristorazione e bar dalle ore 6 alle 18 viene estesa a tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Quindi anche nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, dopo che il Decreto governativo di ieri aveva già introdotto la misura restrittiva anti-coronavirus nelle altre cinque province della regione: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini.
Lo prevede l’Ordinanza da poco firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
La nuova misura su attività di ristorazione e bar entra in vigore già da domani, 10 marzo, e fino al prossimo 3 aprile.
Durante l’apertura, resta l’obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
SORPASSATA DALLA NUOVA ORDINANZA DEL GOVERNO ANTICIPATA DA CONTE ALLE ORE 22 – L’Ordinanza prevede l’estensione alle quattro province, e quindi la validità in tutto il territorio regionale, di una seconda misura. Quella relativa alla sospensione di eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati: sempre da domani, allenamenti compresi, saranno consentiti solo agli atleti professionisti e di categoria assoluta che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, purché all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In precedenza, tale possibilità nelle quattro province era concessa anche agli atleti agonisti.
Infine, l’atto del presidente della Regione prevede che taxisti e autisti di mezzi a noleggio con conducente debbano indossare mascherina e guanti, e si raccomanda loro di eseguire con regolarità sanificazioni del veicolo. Quest’ultima misura sarà in vigore da mercoledì 11 marzo, per consentire loro di acquisire quanto necessario.
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