Boom di contagi anche nel Piacentino, nel corso dell’ultima settimana i nuovi contagi sono stati 2291, una crescita del 177,7% rispetto alla settimana precedente quando i nuovi casi erano stati 825. La nostra provincia vive una situazione peggiore allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita piacentina è superiore a quella regionale (161,2%) e a quella nazionale (163,7%). Nel corso dell’ultima settimana sono stati eseguiti 18990 tamponi, il 12,1% dei quali è risultato positivo.
Una situazione che spinge l’Ausl a correre ai ripari: da sabato 8 gennaio i tamponi verranno effettuati in modalità Drive through presso il punto tamponi allestito in via Anguissola a Piacenza. La modalità di accesso è previo appuntamento da parte degli operatori Ausl. Non è previsto libero accesso.
In questo scenario regge bene il sistema delle CRA: solo tre i contagi nell’ultima settimana, in strutture differenti, non si tratta quindi di focolai. Il dato delle CRA conferma ancora una volta l’efficacia del vaccino, come dimostra anche la tabella che divide i nuovi casi per fascia d’età. I nuovi positivi, infatti, sono stati 809 nella fascia 0-17, 1544 nella fascia 18-40 e via in discesa fino ai soli 203 e 305 rispettivamente per le fasce over 80 e 65-79, quelle insomma con la maggiore copertura di terze dosi. Sono 4855 le persone attualmente in quarantena, 3213 delle quali in quanto Covid-positive. Con questi numeri non poteva che aumentare l’attività delle USCA, addirittura 2753 gli interventi eseguiti nell’ultima settimana. Aumentano gli accessi al pronto soccorso: nel corso dell’ultima settimana si sono attestati a una media di 20 al giorno, 63 i ricoveri di cui uno solo in terapia intensiva (in realtà in terapia intensiva è presente un altro paziente ma proveniente da Reggio Emilia e accolto per aiutare la rete ospedaliera reggiana in difficoltà). Entrambi i ricoverati in terapia intensiva non sono vaccinati. Infine 11 i decessi.
“I numeri sono esplosi e sappiamo che il picco è atteso per il 15 gennaio, quindi il trend non è destinato a cambiare nell’immediato. Grazie ai vaccini, restano esigui i ricoveri in terapia intensiva e i decessi: chi invece non è vaccinato sta rischiando esattamente come a marzo 2020”, conferma Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl.
“In una situazione come questa, con le USCA impegnate a questi livelli e con personale necessario a contrastare questo boom di contagi, siamo costretti a questa riorganizzazione temporanea. Ma tengo a sottolineare, si tratta di una situazione temporanea: appena ne avremo la possibilità, guardia medica di Ottone e Ferriere e pronto soccorso di Castel San Giovanni saranno ripristinati. Chiediamo la comprensione di tutti ma il problema è che non troviamo medici per poter garantire questi servizi”.
Con queste parole Luca Baldino, direttore generale dell’Ausl, commenta la chiusura temporanea del pronto soccorso di Castel San Giovanni e il taglio della guardia medica di Ferriere e Ottone.
“Se i numeri dovessero aumentare ulteriormente abbiamo già predisposto misure di ampliamento della rete Covid piacentina. Abbiamo deciso di sospendere temporaneamente il pronto soccorso di Castel San Giovanni proprio per tener pulito quell’ospedale, per mantenere intatta l’attività chirurgica”.
La campagna vaccinale
La campagna vaccinale con un forte numero di prime dosi: la copertura si attesta all’88% se si considera la popolazione over 12. Sono 93.305 le persone che hanno ricevuto la terza dose, 35506 le prenotazioni: numeri che insieme significano una copertura del 36,1%.
Per quanto riguarda la fascia 5-11 anni, sono 936 i bambini già vaccinati, mentre sono 2120 le prenotazioni.
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