Il consumo di suolo si conferma terreno delicato per la maggioranza. L’ennesimo dibattito si è consumato questo pomeriggio in consiglio comunale. Una mozione presentata dal Pd e incentrata sul tema “consumo di suolo”, infatti, era al secondo punto all’ordine del giorno, ma è stata fatta slittare a favore di un’altra mozione presentata da Boris Infantino e Andrea Fossati del Pd insieme a Stefano Cugini di ApP relativa al conflitto israelo-palestinese. Un cambio di programma che ha mandato su tutte le furie il centrodestra. Sara Soresi di Fratelli d’Italia ha accusato la maggioranza di aver cambiato l’ordine perché ancora non pronta ad affrontare questo tema. Patrizia Barbieri ha parlato di “violazione del regolamento e gestione approssimativa del consiglio comunale”. Persino lo stesso Cugini ha parlato di errore, sostenendo che prima si sarebbe dovuto parlare di consumo d suolo.
Insomma, terminata la discussione tutta piacentina sul conflitto internazionale che sta tenendo tutto il mondo col fiato sospeso, il consiglio comunale è tornata a occuparsi di temi locali. Anzi, di uno dei più dibattuti e importanti di questi anni: il consumo di suolo appunto.
La mozione del Pd chiedeva alla maggioranza di attenersi alla legge regionale in materia, legge che prevede una soglia massima consumabile di territorio pari al 3% della superficie del territorio urbanizzato. Già perché la stessa legge regionale prevede la possibilità della perequazione tra consumi: un meccanismo che consente ai comuni di scambiarsi percentuali di edificabilità. In questo modo un Comune potrebbe superare la quota limite del 3% nel caso un altro comune rinunciasse alla stessa percentuale. Proprio contro questo strumento si muoveva la mozione in questione, come ha spiegato uno dei firmatari, Sergio Ferri.
“Un punto di possibile pericolosità”, ha detto Ferri.
Parere favorevole alla mozione da parte dell’assessore all’Urbanistica, Adriana Fantini, secondo la quale Piacenza è stata la provincia più virtuosa in Emilia Romagna dall’entrata in vigore della legge regionale.
“A cinque anni dall’entrata in vigore di questa legge, Piacenza non ha usato ancora un solo metro quadro di questo 3%”.
Per Patrizia Barbieri si tratta di una mozione vuota: “La mozione del ‘vorrei ma non posso’, nel senso che mi piacerebbe prendere una decisione sul consumo di suolo però mi limito a ripetere la legge regionale. Una presa in giro”.
Katia Tarasconi ha preso la parola invitando a non temere la perequazione: “Occorre infatti che i Comuni si mettano d’accordo e presentino progetti che devono per forza passare in consiglio comunale”.
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