Da anni, il Consorzio di Bonifica di Piacenza, al fianco di Coldiretti Piacenza e AUSL, promuove una campagna informativa (a partire dell’età scolare) sui corretti stili di vita; prevenzione e sana alimentazione, giocano un ruolo chiave sulla salute di adulti e bambini.
E’ il Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza a intervenire in merito; “Tra i progetti che appoggiamo spicca sicuramente quello di Progetto Vita che ha reso Piacenza un esempio a livello europeo; il tutto promuovendo la cultura della defibrillazione precoce mediante l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici a utilizzo di personale non sanitario. Un modo per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco. Come ente abbiamo deciso di installare un dispositivo sull’esterno della palazzina della nostra sede piacentina; in modo da renderne libero e fruibile l’accesso a tutti i cittadini oltre che al personale dell’ente e agli utenti che quotidianamente accedono agli uffici.
Nel prossimo anno vorremo proseguire con l’installazione dei dispositivi nei pressi delle nostre sedi periferiche a partire dalle dighe (Molato e Mignano) che da sole contano migliaia di visitatori ogni anno. Infine abbiamo promosso un corso di formazione sull’utilizzo del defibrillatore per i dipendenti”.
Progetto Vita
Progetto Vita consiste nella realizzazione di una rete di defibrillatori semiautomatici dislocati in punti strategici della città e della provincia promuovendo la cultura della defibrillazione precoce a integrazione del sistema di soccorso del 118.
In Europa, ogni anno 400 mila persone muoiono per arresto cardiaco e di queste 60 mila sono in Italia; si tratta del killer numero uno nel mondo occidentale e uccide una persona ogni 8 minuti ma la sopravvivenza triplica se a intervenire sono i laici (personale non sanitario) in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
A illustrare i risultati ottenuti da Progetto Vita è la Dott.ssa Daniela Aschieri, che unitamente al Prof. Alessandro Capucci, ne è l’ideatrice: “Sul territorio piacentino sono presenti 976 defibrillatori; i volontari addestrati sono 55 mila; 125 sono le persone soccorse grazie a Progetto Vita. Per chi è colpito da arresto cardiaco ogni minuto che passa diminuisce del 10% la possibilità di sopravvivere, per questo intervenire prima fa la differenza”.
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