“Il Consorzio di bonifica rispetti almeno la situazione sanitaria”. Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta di Adiconsum, Associazione Proprietari Casa-Confedilizia, Assoutenti, Domusconsumatori, Edilconf Imprese (Sezione imprese edili di Confedilizia), Italia Nostra, Legambiente e Sindacato della Proprietà Fondiaria.
La situazione sanitaria sta di continuo peggiorando e le persone, anche senza i provvedimenti di restrizione della libertà personale e del movimento che si preannunciano, escono difficilmente di casa se non per motivi gravi. Pur in questa situazione il Consorzio di bonifica intende svolgere il 13 e 14 dicembre prossimi la consultazione per il rinnovo del Consiglio di amministrazione.
L’attività di contestazione dei risultati dell’azione consortile e, soprattutto, dei contributi di bonifica che vengono coattivamente raccolti, è sempre più difficile da realizzare. Le nostre associazioni avevano già organizzato un pubblico contraddittorio nel quale confrontarsi – semmai – anche con gli esponenti del Consorzio, ma lo stesso ha dovuto essere rinviato per i noti provvedimenti governativi e regionali.
Il Consorzio di bonifica di Piacenza sarà l’unico ente che non desiste dalle elezioni e, nello stesso tempo, che non desiste neppure dalla riscossione della tassa, come ha fatto perfin lo Stato. La percentuale da ”prefisso telefonico” che caratterizza da sempre il numero dei votanti rispetto agli aventi diritto raggiungerà così una cifra record al ribasso. Ma non è ammesso che un ente che amministra milioni di euro sia retto da consiglieri che rappresentano qualche centinaia, che vada bene, di contribuenti forzati.
Al rifiuto ormai da un decennio di far votare telematicamente, il Consorzio aggiunge quindi la decisione, sulla quale non è disposto a ragionare, di far votare in modo cartaceo in una situazione pandemica come l’attuale. L’insistere in questa posizione senza senso, evidentemente tesa a far sì che meno gente possibile vada a votare, potrebbe anche provocare sommovimenti e proteste, specie ai seggi che fossero allestiti. Facciamo appello ai Comuni, alle istituzioni e ai rappresentanti delle forze dell’ordine perchè venga per tempo scongiurata l’anzidetta possibilità e l’anzidetto pericolo anche rappresentando la situazione alla Regione, che ha la responsabilità di reggere sul piano della normativa amministrativa i Consorzi di bonifica.
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