“Il S.I. Cobas riporta un’altra vittoria alla Consorzio Casalasco (ex-ARP), storica azienda della trasformazione pomodoro nel piacentino. Il 100% degli addetti di magazzino aveva scelto di aderire al S.I.Cobas lamentando un errato contratto di assunzione e l’immobilismo della CGIL rispetto alla loro rivendicazione del corretto contratto”. Così il sindacato si esprime in una nota.
“Risultavano infatti inquadrati con il CCNL pulizie invece che con il CCNl trasporto merci-logistica, che prevede paghe quasi doppie. Non solo: gli operai riferivano di essere stati convinti dal sindacato confederale a sottoscrivere delle conciliazioni tombali che impedivano loro di rivendicare per via giudiziaria le consistenti differenze paga maturate proprio in ragione dell’errato CCNL applicato”.
“L’arrivo del S.I.Cobas aveva permesso di raggiungere immediatamente la trasformazione del CCNL e un importante avanzamento in termini di paghe”.
La vicenda
“Dopo 3 anni di sostanziale pace, ora i lavoratori vedevano nuovamente a repentaglio i loro diritti maturati a causa della crisi aziendale che ha investito Giada srl, loro datore di lavoro operante in appalto. A fronte di tale crisi, Giada ha ricorso all’affitto di ramo d’azienda alla parmigiana “Il Colle”, la quale subentrerà dal primo aprile quale datore di lavoro”.
“Tale formula metteva però a rischio il recupero del TFR e delle altre spettanze, che sarebbero transitati a livello figurativo sui conti de Il Colle data la crisi di liquidità di Giada”.
“Grazie a una fulminea trattativa e allo sciopero organizzati dal S.I.Cobas, tuttavia, si è arrivati questa mattina alla definizione di un accordo sindacale di secondo livello che permetterà il recupero entro il 20 di giugno della metà dell’ammontare dei TFR, oltre che all’introduzione dal primo gennaio 2024 di un premio di risultato che valorizzi presenza e produttività di ciascun lavoratore”.
“Si tratta di un ottimo avanzamento che si inserisce nella ormai lunga serie di conquiste del S.I.Cobas nell’ambito delle imprese di trasformazione alimentare, da sempre fiore all’occhiello del territorio piacentino”.
“Invitiamo tutti i lavoratori che ancora non godessero di questo livello di tutele a contattarci per recuperare in fretta quanto loro spettante, e tutti i piacentini a riflettere su quanto sia importante il ruolo storico del S.I.Cobas per il nostro territorio in termini di tutela della dignità del lavoro”.
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