“Confini incrociati”, al via il 22 novembre la rassegna di incontri sui temi della legalità e del contrasto alle mafie

Confini incrociati

E’ intitolata “Confini incrociati”, la rassegna di incontri pubblici sul tema della legalità e del contrasto alle mafie che il Comune di Piacenza ha affidato all’associazione Quartiere Roma. Il primo appuntamento in calendario è mercoledì 22 novembre alle 21, all’Auditorium Sant’Ilario (cornice di tutti gli eventi in programma): a dialogare con il giornalista Gigi Zini, coordinatore dell’iniziativa, sarà l’ex direttore di Tg2 e Rai 1 Mauro Mazza, chiamato ad approfondire non solo gli argomenti relativi a sicurezza e legalità, ma a spaziare anche sulla comunicazione politica e le potenziali insidie dell’intelligenza artificiale nella gestione della comunicazione pubblica.

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“L’attualità e la cronaca – sottolinea l’assessora alla Cultura della Legalità Serena Groppelli – ci confermano, purtroppo, come inziative di questo genere siano più che mai urgenti e necessarie. Per diffondere e aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica, per promuovere e dare impulso alla coscienza civile delle persone, per una riflessione condivisa su cosa significhino, nella concretezza della nostra vita, principi imprescindibili quali il rispetto della legge e delle regole, l’onestà e la correttezza, il sentirsi partecipi del bene comune e riconoscersi nei valori che la Costituzione italiana pone a fondamento del nostro Paese. Credo che conoscere e informarsi sia il primo, doveroso passo per comprendere certi fenomeni e agire, nella nostra quotidianità, affinché l’illecito non abbia spazio e non prevalga mai su ciò che è giusto ed equo per tutti. Questo è l’obiettivo primario della rassegna: ribadire che ciò di cui si parla non attiene, come si suol dire, ai massimi sistemi, ma riguarda ciascuno di noi in quanto cittadini di un Paese democratico”.

Il 5 dicembre, sempre con inizio alle 21, sarà la volta del generale Mario Mori e del colonnello Giuseppe De Donno, il cui lavoro investigativo li ha portati per anni in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata. A Piacenza presenteranno il loro libro edito da Piemme, “La verità sul dossier mafia-appalti. Storia, contenuti, opposizioni all’indagine che avrebbe potuto cambiare l’Italia”, in cui raccontano la persecuzione giudiziaria e mediatica di cui sono stati oggetto a seguito del processo per la presunta trattativa “Stato-mafia”, conclusosi con la loro completa e definitiva assoluzione. Nel volume, la loro verità sul sistema corruttivo radicato e istituzionalizzato negli anni ‘90, inestricabilmente legato a Cosa Nostra.

Il ciclo di incontri proseguirà il 13 dicembre, in occasione della Giornata della Trasparenza, con l’assessora alla Cultura della Legalità Serena Groppelli e il direttore generale del Comune di Piacenza Luca Canessa, per una riflessione condivisa sul dovere e l’impegno della pubblica amministrazione in materia di antiriciclaggio e trasparenza nella gestione delle risorse economico-finanziarie e degli appalti.

Si riparte, nel nuovo anno, il 17 gennaio, con il giornalista Fausto Biloslavo, inviato di guerra e collaboratore di numerose testate italiane ed estere, che porterà la propria testimonianza diretta anche sul conflitto in corso in Medio Oriente, intervenendo inoltre sul dramma della tratta internazionale dei migranti. Il 31 gennaio sarà protagonista della rassegna un volto storico della trasmissione “Le Iene”, Filippo Roma, per parlare di criminalità diffusa, illegalità e truffe, mentre il 15 febbraio sarà la volta dello psichiatra modenese Luciano Casolari e dell’avvocato Sabina Bulgarelli, sul tema del cyberbullismo, le insidie dei social network per i minorenni – così come per gli adulti – e l’uso distorto di Internet.

Da definire l’appuntamento del 28 febbraio, mentre sono già fissati i due incontri di marzo: il 13 con Ignazio Cutrò, testimone di giustizia che condividerà il suo percorso e il suo coinvolgimento diretto in materia di contrasto alle mafie, chiudendo il 27 marzo con il giornalista Toni Capuozzo, storico inviato del Tg5, con cui si potranno ripercorrere cinquant’anni di storia italiana, con un focus geopolitico sui riflessi che gli scenari internazionali in costante evoluzione potranno avere sul futuro del nostro Paese.

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