“La situazione attuale sta scorrendo verso un epilogo drammatico per tutto il canale Ho.Re.Ca. (Hôtellerie, Restaurant e Café) che raggruppa tutti gli esercizi pubblici preposti alla preparazione e alla somministrazione di alimenti e bevande e la cosa sta accadendo nella generale indifferenza da parte in particolare della classe politica nazionale”.
È la denuncia di Confesercenti Piacenza di fronte alle restrizioni alle attività previste fino al prossimo 15 gennaio e in occasione delle festività natalizie e alla scarsità di ristori per le perdite subite o, per alcune categorie, alla loro totale mancanza.
“Il settore ha un peso fondamentale nell’economia italiana – commenta Fausto Arzani, Direttore di Confesercenti Piacenza – per l’Emilia-Romagna si tratta di quasi quarantamila imprese, di cui quasi il 10% nella nostra provincia, migliaia di occupati e oltre sette miliardi di euro di consumi, ma rischia di vedere compromesso in modo decisivo il fatturato di uno dei mesi più importanti dell’anno. A questo punto occorrono scelte chiare sulla base delle richieste più volte avanzate da Confesercenti e Fiepet”.
Le richieste
- Riduzione delle tasse locali, a partire dalla TARI;
- Moratoria sui mutui per almeno tutto il 2021;
- Cassa integrazione per i dipendenti fino al termine del periodo di pandemia;
- Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso e costo zero restituibili in periodi medio-lunghi;
- Ristori sulla perdita del fatturato che comprenda anche il settore della distribuzione grossista finora escluso da tutti i provvedimenti.”
La Confesercenti auspica che al più presto le esigenze del settore vengano prese in considerazione e producano effetti concreti “pena – conclude Arzani – un rischio serio di chiusura per molte imprese anche nella nostra provincia”.
Riaprire completamente l’attività di ristoranti e bar, fornendo protocolli di sicurezza adeguati a garantire consumatori e lavoratori
A chiederlo è Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti. “Dopo tanti giorni di chiusura – interviene Fabrizio Samuelli, vice Direttore Confesercenti Piacenza e coordinatore locale Fiepet – il comparto rischia seriamente di non sopravvivere. Le imprese chiedono solo di poter fare il proprio lavoro, nella sicurezza di tutti. Secondo le nostre stime, nel 2020 il fatturato delle imprese registrerà una riduzione di 30 miliardi di euro. Un colpo che mette a rischio 120mila posti di lavoro”.
“È necessario – continua – un robusto intervento a sostegno del comparto, per tamponare una crisi apparentemente infinita. Vanno introdotti meccanismi di “decontribuzione”, in grado di incentivare le assunzioni e il rientro dei lavoratori dalla cassa integrazione; occorrono interventi netti: la cancellazione dell’IMU anche per tutto il 2021, il tax credit per le locazioni, esenzione di IRAP, TARI, TOSAP e COSAP. Ma anche più credito e blocco per tutto il 2021 delle cartelle esattoriali e delle rate, senza perdere le rateizzazioni concesse”.
Fiepet chiede anche l’introduzione di una fiscalità di vantaggio a favore delle imprese che hanno avuto una contrazione del volume d’affari 2020 rispetto al 2019 superiore al 50%; la decontribuzione e l’estensione della cassa in deroga per tutti i dipendenti in forza all’azienda; credito d’imposta per gli affitti e stop agli sfratti per tutto il 2021; la moratoria per tutto il 2021 di mutui e finanziamenti per imprese e persone fisiche”.
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