Mercato del lavoro, come è cambiato? Confapi Industria Piacenza se lo è chiesto, mettendo attorno a un tavolo diverse agenzie e l’Agenzia regionale per il lavoro. Cosa ne è uscito? Un incontro ricchissimo di spunti: dalla diminuzione del gap lavorativo fra uomini e donne (anche se per queste ultime gli intralci maggiori riguardano l’autonomia nella mobilità e il carico di cura) all’importanza di flessibilità e smart working per chi si affaccia al mondo del lavoro.
Il seminario, coordinato dalla giornalista Elisabetta Paraboschi, si è aperto con i saluti del componente della giunta di presidenza Pietro Ercini e con l’intervento della vicedirettrice Marika Lusardi: a lei il compito di delineare il servizio proposto dall’associazione per favorire la domanda/offerta di lavoro.
“Ad aprile 2023 abbiamo attivato uno specifico servizio a favore delle imprese associate in collaborazione con sette Agenzie per il Lavoro – spiega Lusardi – ogni settimana inviamo alle aziende i migliori profili di ciascuna agenzia: ad oggi sono stati inviati 465 profili che hanno portato a 84 contratti. L’identikit di questi profili ci dice che l’età media dei candidati è 30 anni, il titolo di studio nel 59% è il diploma, nel 25% la laurea, mentre in ottica di genere il 55% è rappresentato da candidati maschi e il 45% da candidate femmine. Le mansioni sono le più variegate: da operai a progettisti elettrici, da responsabili di produzione a impiegati (commerciali, amministrativi), da saldatori e tornitori a informatici”.
A seguire Liliana Tessaroli, dirigente del Servizio Territoriale Ovest di Parma e Piacenza dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, ha delineato il mercato del lavoro in ottica di genere nel territorio piacentino.
“I numeri dicono che per quanto riguarda gli uomini la media regionale di occupazione è del 76,8% contro il 75,1% di occupati dell’Unione europea, mentre per quanto concerne le donne la media si assesta in Regione sul 64,4% contro il 65,7% dell’Europa – spiega – il gender gap fatica a ridursi, anche se nel 2023 abbiamo avuto un recupero delle posizioni lavorative da parte delle donne in maniera più marcata rispetto agli uomini. Esistono infatti alcuni ostacoli per l’occupazione femminile riguardanti soprattutto la mobilità e il carico di cura”.
Infine la parola è passata alle agenzie: Adecco Italia, Odm Gi Group Spa, Employerland, Jobtech, Randstad, Risorse SpA – Agenzia per il Lavoro e Synergie Italia.
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